C'è tutto Brahms nel violino di Shlomo di Leonardo Osella

C'è tutto Brahms nel violino di Shlomo Mintz all'Auditorium mercoledì 3 per l'Unione Musicale C'è tutto Brahms nel violino di Shlomo CONTINUA all'Unione Musicale la sfilata di grandi violinisti. Abbiamo ancora negli orecchi (e negli occhi) la coreana Kyung-Wha Chung ed ecco tomare a Torino un altro talento come Shlomo Mintz, 32 anni, russo cresciuto in Israele e in America, con un curriculum di esecuzioni e di incisioni lungo cosi. Per il concerto torinese, che è in programma mercoledì 3 maggio alle 21 (Auditorium Rai), Mintz sarà in duo con il suo quasi coetaneo Yefim Bronfman, un altro russo-israeliano scoperto da Eugene Istomin e Zubin Mehta e di casa ai piani alti della musica mondiale. E' un concerto dedicato interamente a Brahms, che proprio nella musica da camera ha dato la parte migliore di sé (senza con questo volere sminuire, e ci mancherebbe, l'opera sinfonica e corale). Saranno presentate le tre sonate che fanno parte della produzione matura, risalendo rispettivamente al 1879, al 1886 e al 1888. Si comincia con la Sonata in sol maggiore op. 78, nota come «Regen-Sonate» in virtù del tema utilizzato nel primo e nell'ultimo movimento, tratto da un Lied su testo di Klaus Groth ispirato a un'atmosfera di pioggia. Il clima è il medesimo, di sapore idillico e si nota nella parte del violino una sapienza tecnica che rivela i buoni frutti maturati dalle lunghe e anche burrascose discussioni, verbali ed epistolari, tra Brahms e il violinista Joachim sull'eseguibilità e sugli effetti del Con¬ certo per violino. Mintz e Bronfman proporranno poi la Sonata in la maggiore op. 100. E' una delle composizioni nate sulle amene sponde del lago di Thun, dove Brahms trascorse per tre anni un periodo di operosa villeggiatura. La sonata suggerì a Josef Viktor Widmann una poesia che evoca un sogno fatto «là dove le sponde dell'Aar, uscendo dolcemente dal lago, scorrono e bagnano la cittadina, e gli alberi stendono la loro ombra soave». Anche qui risuonano le reminiscenze di due Lieder brahmsiani: Auf dem Kirchhofe (Nel cimitero) e Meine Liebe ist griin wie der Fliederbusch (Il mio amore è verde come un cespuglio di sambuco). Inoltre il tema del primo movimento è apparentato con il «Preislied» di Walther nei «Maestri Cantori» di Wagner. • La serata si concluderà sulla Sonata in re minore op. 108, nata sul lago nell'estate del 1888 e dedicata ad Hans von Bulow. Ha sottolineato Claude Rostand: «Contrariamente alle due sonate precedenti e, in genere, agli altri lavori cameristici di Brahms, la Sonata op. 108 è caratterizzata da un'ispirazione puramente melodica. Il materiale tematico è al riguardo particolarmente ricco; ed è certo questo il motivo che spiega la differenza con gli altri lavori: la sonata non offre sviluppi contrappuntistici e sinfonici rigorosi come d'abitudine e scorre invece in piena libertà». Leonardo Osella

Luoghi citati: America, Israele, Torino