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I tre loschi di New York e la loro musica cattiva I tre loschi di New York e la loro musica cattiva ROCK indipendente, musiche africane, sonorità diverse: chi ci obbliga a subire le imposizioni di lorsignori, dei mercanti del vinile, dei dee-jay demenziali, dei jovanotti assortiti? Grazie al cielo, la musica ha anticorpi capaci di debellare le male influenze, e continua a regalarci cose povere e belle, vere e toste. «Hiroshima mon Amour», il circolo di via Belfiore 24, è in primfi linea nel proporre un rock che non è quello, annacquato e snervato, che passano certe radio Fm: venerdì 21 (ore 21,30, ingresso 8 mila lire) arrivano i Blind Idiot God, tre loschi figuri di New York che suonano una musica sporca e cattiva, nervosa, metal vero senza banalità. Sempre a «Hiroshima» sabato 22 ci sono i Tere Deni, una afro-reggae band di musicisti neri e bianchi che vivono a Torino. Tecnicamente non perfetti, ma forse non importa. E lunedì 24, ancora a «Hiroshima», c'è Mike Cooper, esponente illustre del bottleneck blues, un artista vero (Ingresso 5 mila lire). Anche il «154 Seventh Street» di strada Settimo 154 presenta un paio di bei concerti: martedì 25 ci sono i Model T-Boogie, preclara blues band, mentre giovedì 27 arriva Cari Lee & The Rhythm Rebels. Ma a nostro avviso imperdibili sono Persiana Jones e le Tapparelle Maledette che venerdì 21 si esibiscono al 154 Seventh Street di strada Settimo e sabato 22 al «Ponte del Diavolo» di Lanzo (via Cafasse 22, ore 21,30): questi folli vengono dal Canavese e sono demenziali al massimo. Praticamente non sanno suonare, ma hanno idee talmente fuori di testa da farsi perdonare qualsiasi cosa. Vi basti sapere che chiudono i concerti urtacchiando «arrivederci, siamo Persiana Jones e le Tapparelle Maledette, cercateci dappertutto, e se non ci trovate cercateci sulle Pagine Gialle alla voce serramenti!». Del tutto demente, del tutto geniale. Cari Lee