Insieme per sopravvivere

Si moltiplicano in Italia le associazioni di survival Si moltiplicano in Italia le associazioni di survival Insieme per sopravvivere RICEVIAMO venti telefonate al giorno da tutta Italia. Si mettono in Usta e attendono con pazienza il loro turno», dice la segretaria dell'Isa, i'Intemation Survival Association. Pare che lo splash contact, il survival game che si pratica in Svizzera, nelle foreste del Malcantone, sopra Lugano, sia diventato una vera moda. I giochi di guerra, importati direttamente dagli States (e quando gli americani non inventano qualcosa di spettacolare?) non potranno arrivare ancora in Italia. La pistola usata per il gioco (molto ingombrante, caricata a gas e in grado di sparare capsule di vernice a una quindicina di metri) non è ancora stata omologata nel nostro Paese. Farsi soprendere con in auto la pistola da splash contact significa rischiare 5 anni di galera, la stessa pena che verrebbe inflitta a uno che va in giro con un carro armato. Il survival comunque impazza anche da noi e in questi ultimi mesi sono nate parecchie associazioni. Se non e la Scuola di sopravvivenza di Jacek Palkiewicz che si trova a Zeno di Cassola, in provincia di Vicenza (0424212366). Poi, in sequenza: l'Adts, l'Associazione per la diffusione delle tecniche di sopravvivenza, presidente Vinicio Cinotti. con sede a Siena (0577-44477); l'Aips. Associazione italiana psicologia della sopravvivenza, presidente Enrico Rolla, con sede a Torino in piazza Statuto (011-5214162); l'Ase, Associazione sopravvivenza Etruria, presidente Piero Magazzini, con sede a Suvereto, in provincia di Livorno (0656-829534); l'Aire, Associazione italiana riprese estreme, presidente Gianpaolo Orbassano, con sede a Torino presso la Fisss. E ancora l'Esa, Explorer Survival Association, presidente Giuseppe Gallizzi, con sede ad Asti (0141355343); l'Ags. Associazione giochi di sopravvivenza, presidente Alberto Giustetto, con sede a Torino presso la Fisss; Survival Adventure, presidente Piero Abrate, con sede a Torino presso il si può pensare d'essere «guerriglieri per gioco», si può però organizzare e partecipare a gare estreme o, più semplicemente, a corsi di avviamento e perfezionamento per imparare a usare l'arco, la balestra, la cerbottana o diventare esperti nella costruzione di ripari o zattere o meglio ancora sopravvivere per una settimana con le proprie forze e le proprie energie. Le associazioni di survival che sono nate in Italia si sono specializzate in settori precisi, cercando così di accontentare tutti i novelli «Rambo» o meglio i novelli «Indiana Jones», uomini avventura che fanno del pericolo e delle imprese estreme il loro passatempo, il loro sport preferito. Oggi i gruppi associati alla Fisss (Federazione italiana survival sportivo e sperimentale, Torino, via Legnano 13, 011-538037) sono quindici, sparsi su tutto il territorio nazionale. Altre tre associazioni hanno chiesto di poter far parte del survival italiano. Due sono da considerare gruppi storici: l'Isa di Torino dall'altra «per consentire un continuo ricambio d'aria». Per l'intera lunghezza del letto c'è una mensola larga quindici centimetri che copia lo stile orientale e permette di posare oggetti, libri, un'eventuale lampada. Questa, in sintesi, la descrizione del modello più semplice. Ma esistono anche degli optional. Gli accessori più richiesti sono i due cassetti estraibili, con rotelle, da sistemare sotto il letto. «Sono realizzati in modo da evitare ristagni di aria. Per difendere dalle polvere gli oggetti riposti i cassetti sono coperti con tela di lino o canapa, che lascia respirare ed è, ovviamente, ecologica», spiegano alla cooperativa che li produce. La più importante caratteristica di questi letti riguarda il materiale utilizzato per la costruzione. Solo legno massiccio, di alberi che crescono in Italia. «Per la struttura portante abbiamo scelto il legno di castagno, l'albero più diffuso in Piemonte e nell'Italia centrale. E' un modo per non contribuire, con l'ini portanzione di legni pregiati, alla distruzione delle foreste amazzoniche. Se utilizziamo del legno cerchiamo di produrlo», dice Jeffry Princivalle. veneto, falegname, fondatore della coope- Rally Team Promotion (011518131); la Lepu, Lega ecologica protezione umani, presidente Alberto Salza, con sede presso la Federazione di Torino; il gruppo Gsc, The Gym Survival Center, presidente Carlo Ferrari e sede a Napoli (0817410413); l'Associazione Millepiedi, presidente Roberto Bonelli, con sede nei locali della Fisss; l'Associazione Progetto avventura, presidente Michele Dalla Palma, e sede a Predazzo (0462-52345), l'Aiass, Associazione italiana archeologia sperimentale della sopravvivenza, presidente Silvano Borrelli, e sede a Torino (011-700205); e l'Issa, International Sailing Survival Association, presidente Danilo Audisio e sede in via Legnano nella sede della Federazione italiana. Tre altre associazioni hanno chiesto alla Fisss di poter entrare a far parte della già numerosa «famiglia» del survival italiano. Sono: la Nasa, New Adventure Survival Association, presidente Antonio Metruccio, con sede a Vilano (02-806935), L'attraversamento di un fiume l'Associazione K2 0, presidente Giovanni Dall'Ogllo, con sede a Roma (068314279, e la Compagnia coureurs des bois, presidente Osvaldo Barone Monfrin, con sede a Giaveno, in provincia di Torino (0119376078). Alla Fisss sono tutti molto soddisfatti: in pochi mesi gli amanti del survival sono triplicati, adesso si sta pensando al calendario della gare di questa stagione e allo studio