Nei cortili di Lubecca in cerca del marzapane

Itinerario nella città dei Buddenbrook Itinerario nella città dei Buddenbrook Nei cortili di Lubecca in cerca del marzapane te sorprese. Rombi, anguille e gamberi vengono serviti in zuppa, fritti, alla griglia e in molti altri modi. I conti (a meno che non si scelgano locali di lusso, situati quasi sempre in edifici di grande interesse artistico come ad esempio la taverna della Schiffergcsellschaft), non sono proibitivi: con meno di 20 mila lire si mangia benissimo, sfatando il cliché che fa della cucina tedesca un monotono spaccio di wurstel e crauti. Nelle invitanti pasticcerie vicino alla piazza del mercato o sulle stesse bancarelle si può acquistare il Lùbelker Marzipan, il famoso marzapane con cui oltre 600 laboratori confezionano ogni giorno quintali di dolci. Al Markt Anno dazumal si incontrano giocolieri e burat¬ UN canale d'acqua circonda ad anello l'antico centro di Lubecca. Chiusa dai bracci della Trave e del Wakenitz, la città, mitica capitale della Lega Anseatica, fu nel Medioevo il più importante centro commerciale del Baltico, punto di transito obbligato per la penisola scandinava e la Russia. Ancora oggi è la porta sull'Europa nordorientale. Il confine con la Germania Democratica è a pochi chilometri, sulla Trave, mentre 15 chilometri più a Nord si trova il più grande porto per ferryboats del continente che fa di Lubecca il cuore dei traffici scandinavi. Se si passa la possente Holstentor, la città si apre come un labirinto. La porta fortificata del XV secolo, emblema della città, è uno fra i monumenti più popolari della Germania poiché la sua immagine stilizzata ha fatto il giro del mondo sulle banconote da 50 marchi. Nonostante gli spaventosi bombardamenti dell'ultima guerra, grazie al lavoro dei cittadini e delle istituzioni Lubecca è ancora uno splendido gioiello gotico e nell'84 è stata insignita della medaglia europea per la conservazione dei monumenti. Raggiungere la Rathausplatz (la piazza del municipio) è semplice, quasi naturale. Basta seguire la folla che agitata e divertita si incanala verso il «centro degli affari»: la quattrocentesca piazza del commercio e del municipio, teatro dal 5 al 15 maggio del Markt Anno cìazunial, il mercato medioevale che da cinque secoli anima la città anseatica. In piazza si trova di tutto, dalla biancheria della nonna ai vestiti usati, dai monili creati da meravigliosi artigiani agli ortaggi del Sud Europa, alle pelli dei Paesi nordici. Tantissimi i fiori raccolti in boutique, sciolti, nei vasi sembrano appena usciti dai pennelli dei maestri fiamminghi. E poi il pesce. Donne col cappello di paglia vestite coi caratteristici costumi e pescatori appena tornati dal Baltico riforniscono le mense cittadine con una quantità sorprendente di aringhe e crostacei. Nei ristoranti, specie nelle locande marinare e nelle birrerie, i menù riservano gradi¬ tinai (a Lubecca c'è un bellissimo museo di marionette, burattini e ombre orientali) che affascinano i passanti con i loro travestimenti. Non c'è veramente cornice migliore per un mercatino medioevale della Rathaus di Lubecca. La costruzione dell'edificio si è protratta nei secoli (dal XIII al XVIII) e oggi colpisce la curiosa successione di stili. Se si sale sulla terrazza della chiesa di St. Pietri, vicino al mercato, o sui campanili del duomo, la vista sulla città vecchia è completa. Nella bellezza tutta nordica degli edifici, nell'ossessione ovunque presente della forma, nell'etica ferrea del dovere e del lavoro, nelle guglie della Marienkirche come nelle note del suo organo (che è il più grande del mon- LUBECCA dista 1250 chilometri da Milano. Per raggiungerla in auto si attraversa tutta la Germania, via Basilea, Francoforte, Amburgo. In treno andata/ritorno Milano-Amburgo in I classe costa lire 512.800. In aereo andata/ritorno Milano-Amburgo coti a lire 964.000; tariffa speciale nei weekend 530 mila lire. I prezzi per dormire variano dai 110 DM (circa 80 mila lire) ai 25 DM (circa 20 mila lire) a testa. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi all'Uff. Turismo di Lubecca (tel. 0049-451-1228106); all'Ente tedesco per il turismo a Milano (tel. 02-2820807). Lubecca: casa Buddenbrook, al n. 4 della Mengstrasse do) si congiungono la benedizione divina e la buona riuscita negli affari. Bisogna passeggiare nel dedalo cittadino senza meta perché ogni angolo merita di essere visto. La Schifferengesellschaft, la società dei marinai, il luogo consacrato alle gloriose tradizioni marinare, la casa Buddenbrook, al n. 4 di Mengstrasse, la casa natale di Thomas Mann, ora sede di museo, sono le mete più frequentate, ma non bisogna dimenticarsi di curiosare nei vecchi cortili, fra gli sconcertanti passaggi che conducono da un capo all'altro della città, fra le sculture e i dipinti medioevali del museo di St. Annen. Val la pena attraversare tutta la Germania per raggiungere quest'angolo estremo, ma ancora un tassello è indispensabile per sentire la vera anima del Nord. E' il mare, il Baltico che dista pochi chilometri da Lubecca e attira a sé con ima forza magnetica. La vita qui è sull'acqua. Se sì accende una sigaretta con la fiamma di una candela, la gente dice che nella notte un marinaio morirà. Se si guardano le vetrine spesso, anche nelle grandi città come Amburgo, se ne trovano alcune simili a quelle delle agenzie di viaggio: espongono modelli di imbarcazioni, mappe del mare e urne cinerarie. Vi si rivolgono quanti dispongono nel testamento di farsi cremare e seppellire in mare, così le navi delle agenzie trasportano al largo le urne e le gettano nel punto prescelto del Baltico. Ai parenti -viene rilasciata una cartina e comunicate le coordinate esatte del punto in cui riposano i resti dei defunti. Fra le acque chiarissime, quasi dolciastre del Baltico lo sguardo si perde nelle stilature verdastre e grige che muoiono sull'orizzonte nebbioso. Sulle spiagge a Travemùnde in questa stagione compaiono timidamente i primi Strandkorb, le tipiche cabine antivento e i seggioloni di vimini col tettuccio. La gente chiarissima si confonde nella sabbia. I bambini giocano nell'acqua con le meduse trasparenti che qui non causano irritazioni. Paola Campana

Persone citate: Annen, Paola Campana, Pietri, Rathaus, Thomas Mann