Regge e chiese all'ombra dei Savoia

Regge e chiese all'ombra dei Savoia Regge e chiese all'ombra dei Savoia M « AISONS de plaisances- e -delizie-, -vigne- e castelli, palazzi e residenze di corte per ricordare il legame forte e intensissimo che ha unito nei secoli passati il Piemonte e la Savoia antica all'Europa. Con un titolo, che vuol essere anche uno slogan, Antiche regge per moderni musei, Giuliana Biraghi, Gian Giorgio Massaro e Maria Luisa Tibone presentano una serie di itinerari alle residenze sabaude per rispondere alla-domanda di cultura- di tanti interessati al¬ l'arte e alla storia, e per coìitribuire a sottrarre al degrado questi capolavori di architettura. (Teca editore, pp. 300. sip) Si tratta di opere, in gran parte costruite dai duchi e dai re in quella felice stagione barocca che rese il Piemonte uno Stato all'avanguardia, che languono ora in perenne crisi o sono cadute in rovina. Ed è tanto più sconsolante verificare come invece nei monumenti coevi in Francia e in Svizzera la salvaguardia sia vissuta con interventi costanti, aggiornati, razionali. Gli autori esaminano Ulta quantità enorme di documenti e presentano una galleria di personaggi e vicende, di ambienti e di arredi che spaziano dai castelli valdostani alle dimore feudali in Val di Susa, da Chambéry a Torino, dalle delizie ducali perdute a Rivoli, esempio fra i pochissimi di un'intelligente soluzione museale. Sono gli stessi autori, insieme a Vittoria Sincero, a firmare un altro volume su Torino e in particolare sulle sue chiese più antiche: Archivi di pietra (edito dal Comune, pp. 351, sip). Frammenti di storia subalpina e riflessioni sul recupero delle nostre -radici-, iscrizioni, lapidi, oggetti di devozione, diventano i protagonisti di questo viaggio inedito per le vie della città. -All'ombra degli altari e dentro l'urne- si viene a sapere che il Conte Rosso giocava a pallamaglio con il bel cugino Amedeo d'Acaja davanti a San Giovanni; si scopre una Torino magica mai abbastanza raccontata. popolata di fantasmi, sacrilegi e miracoli; passeggiando per la via Milano con il naso in su si incontrano le teste mozze di cani, leoni e tori che si protendono dagli antichi palazzi, prima di arrivare al gotico dì San Domenico che, oltre ad ospitare un bel Guercino, testimonia degli anni tremendi della peste secentesca. Sono solo alcune delle curiosità raccolte nel volume che scheda in modo sistematico venti edifici religiosi, scelti con il criterio dell'antichità delle fondazioni, dal Duomo di San Giovanni a San Domenico, dalla Consolata a Santa Cristina, dalla Basilica del Corpus Domini a San Lorenzo; in ognuna di queste chiese si intrecciano vicende storiche -alte- e cronaca minuta. , m. d. c.

Persone citate: Gian Giorgio Massaro, Giuliana Biraghi, Maria Luisa Tibone, Savoia, Vittoria Sincero