Come gli uomini di amianto hanno salvato la vita a Gerhard

Come gli uomini di amianto hanno salvato la vita a Gerhard Come gli uomini di amianto hanno salvato la vita a Gerhard Sono i 130 tecnici della Cea che hanno a disposizione 260 estintori, 75 carrelli, 20 gru e altre sofisticate attrezzature - Il titolare: «Hanno fatto il loro dovere» - 30 medici e 45 paramedici erano pronti a intervenire in qualsiasi punto del circuito con 13 ambulanze e un elicottero DAL NOSTRO INVIATO IMOLA — Gerhard Berger è stato salvato dal fuoco (come non accadde, parlando sempre di ferraristi, a Lorenzo Bandini, Montecarlo 1967, e come accadde soltanto parzialissimamente a Niki Lauda, anch'egli austriaco, Nùrburgring 1976) grazie alla tempestività dei soccorsi messi in atto all'autodromo Dino e Enzo Ferrari di Imola. Il mezzo antincendio è arrivato accanto al rogo della vettura in pochi secondi, 14 per la precisione dopo l'apparire della fiammata: e in altri 9 secondi il fuoco è stato spento. Erano anche giunti, di corsa, due inservienti "pedoni» muniti di estintori. Quindi è toccato ai medici, anch'essi tempestivamente sul posto, ed entrati in azione subito dopo che Berger era stato estratto, ad opera degli stessi uomini del mezzo antincendio, dalla carcassa fumante dell'auto. I medici in servizio sul cir¬ cuito per i concorrenti ieri erano 30, aiutati da 45 paramedici, con una ambulanza normale (quella che ha portato poi vìa Berger), 12 ambulanze speciali, cioè di prontissimo intervento, un veicolo veloce speciale per trasporti eccezionali, un elicottero. Il loro accorrere e il loro prodigarsi, per il pronto soccorso umano, è stato il perfetto completamento del pronto soccorso tecnico, diciamo, alla vettura di Berger, effettuato dagli uomini della Cea, un'industria privata che appalta la sicurezza del circuito contro il fuoco. Stiamo offrendo i dati relativi ai servizi per i concorrenti, che per il pubblico c'è un altro tipo di spiegamento, comunque vasto ed efficiente nello stesso modo. La Cea, il cui responsabile è Ermete Amadesi, collabora con gli organizzatori, per un prezzo che nessuno ci ha saputo o voluto quantificare, ma che comunque, dopo un caso come quello di Berger, si deve definire mai troppo alto, offrendo un imponente spiegamento di mezzi. Amadesi dirige 130 uomini, sparpagliati per il circuito con a disposizione 260 estintori, 75 carrelli di trasporto, 14 veicoli speciali, 4 veicoli fuoristrada attreazati per interventi nei prati, 20 gru e 12 carri attrezzi. In pratica, misurando il circuito 5040 metri, la copertura è totale, ovviamente sia per la pista che per i box. Si aggiunga che servizio medico e servizio di soccorso tecnico dispongono di 11 telecamere e di 22 radio, per comunicazioni continue. Per vincere il fuoco dell'auto di Berger è stato impiegato un -estinguente' che si chiama Flobrene prodotto dalla Montedison. La Cea lavora da molto tempo negli autodromi: 1 suoi uomini, ad esempio, erano intervenuti nel 1978, quando a Monza prese fuoco poco dopo il via l'auto dello svedese Peterson, agendo in fretta, anche se poi il pilota, per complicazioni sopravvenute, perse la vita. Ieri sono stati rapidi, coraggiosi. Ha detto Amadesi: •Hanno fatto il loro dovere». E sì è rifiutato di fornire i nomi dei soccorritori, dicendo soltanto: «Si è trattato di quelli più vicini al posto dell'incidente, e infatti essi sono accorsi per primi. Ma ogni mio uomo si sarebbe comportato nello stesso modo». Comunque abbiamo reperito, e li offriamo, i cognomi di coloro che hanno spento l'incendio ed estratto Berger dalla carcassa fumante: Velli, Mignatti, Pifferi, Tugnoli, Verdi e Vivoli. Lauda aveva regalato un orologio al suo collega Merzario, che, rischiando ustioni anche gravi, l'aveva fatto uscire dall'auto dove per oltre un minuto il fuoco l'aveva bruciato. Cosa farà Berger? g. p. O Imola. Un Inserviente con un estintore spegne le fiamme sprigionatesi dall'auto di Berger (Ap)

Luoghi citati: Imola, Montecarlo, Monza