La droga sullo sfondo di 2 morti misteriose di Guido Coppini

La droga sullo sfondo di 2 morti misteriose A Genova, tragedie di uno sconosciuto e di una giovane La droga sullo sfondo di 2 morti misteriose Uomo carbonizzato in una roulotte - Ragazza forse uccisa da overdose GENOVA — Due morti misteriose, forse con la droga sullo sfondo della fine di un uomo (ancorasconosciuto) e di una ragazza. E tanti dubbi, che la polizia sta cercando di chiarire. Prima tragedia ieri mattina poco dopo le 7. La questura viene avvisata che sta bruciando una roulotte in via Bressanone, una strada solitaria che costeggia la ferrovia per un lungo tratto a Genova Pegli. I vigili del fuoco spengono rapidamente le fiamme, ma all'interno c'e un uomo già carbonizzato. La zona e frequentata da tossicodipendenti: lo rivela, oltre che la testimonianza degli abitanti, un sinistro cartello appeso ad una cancellata: -Attenzione, drogati-. La vittima ha un'apparente età di trentanni; se aveva documenti, il fuoco li ha distrutti, nessuno nel quartiere ricorda di averlo visto. All'interno della roulotte (che sarebbe stata data in prestito da una coppia ricercata) alcune siringhe e qualche indumento ferruninile. Si può supporre che l'uomo non sia stato solo e che la sua compagna abbia fatto in tempo ad allontanarsi, quan¬ do si sono sviluppate le fiamme. Particolare che fa pensare ad un crimine: la roulotte era chiusa. Ma poiché il vetro di un finestrino era infranto, si ritiene possibile che sia stata la stessa vittima a chiudersi dentro, dall'interno. Un orribile suicidio? La polizia afferma che, al momento, ogni ipotesi è presa in considerazione. Forse qualcosa di più si potrà sapere oggi, dopo l'autopsia. Secondo episodio, anch'esso tutto da chiarire, la morte di Margherita Piccolo. 25 anni, abitante in via Bairolo, nella zona genovese della stazione Principe. La ragazza era in una «500- bianca guidata da Giovanni Di Bella. 29 anni, abitante a Isola del Cantone. La macchina è stata scorta e fermata da una pattuglia della stradale mentre procedeva a zig-zag fra Bolzaneto e Busalla, sulla Milano-Genova. Accanto al Di Bella, Margherita Piccolo, svenuta. Accompagnata all'ospedale «Celesta» di Rivarolo. la ragazza vi giungeva cadavere. -Si è bucata, è morta per overdose', ha detto il Di Bella. Ma non risulta che la Piccolo fosse tossicodipen¬ dente. Suo padre ritiene che nella «500- vi siano state altre persone e si dice convinto che la figlia sia stata uccisa. Il Di Bella ha precedenti come tossicodipendente. Nella vettura, gli agenti non hanno trovato né «dosi» né siringhe: ma qualcuno può averle gettate, nel momento in cui la ragazza ha perso i sensi. Per i due episodi la polizia sta interrogando persone che potrebbero spiegare perché è morto lo sconosciuto nella roulotte in fiamme e se Margherita Piccolo è stata davvero uccisa dall'eroina. Ormai il fenomeno del -buco» sta assumendo proporzioni allarmanti. Una conferma viene dal congresso dei farmacisti che si è concluso ieri all'Auditorium della Fiera. Sono emerse storie di paura, di angoscia, di violenza. Particolarmente coinvolti i farmacisti in servizio notturno: vetri spaccati, minacce, solo perché la scorta delle siringhe era finita. Ieri ancora polizia in azione: quattro spacciatori sono stati arrestati nel centro storico, in via Sittoirpa e in via Madre di Dio. Guido Coppini

Persone citate: Di Bella, Giovanni Di Bella, Margherita Piccolo

Luoghi citati: Busalla, Genova, Isola Del Cantone, Milano, Rivarolo