La Malfa, Altissimo e la fusione a freddo

La Malfa, Altissimo e la fusione a freddo La Malfa, Altissimo e la fusione a freddo George La Malfa e Renny Altissimo stavano ormai coronando il sogno della loro vita: la fusione a freddo. Anni ed anni di ricerca nel laboratorio segreto di Mount Citorio, un primo esperimento (fallito) alle spalle, i lunghi tentativi per sbloccare la situazione utilizzando con fantasia il magnesio {'Magnesio, Magnesio.'») che però erano finiti regolarmente al cesio, le infinite partite con il berillio, le lunghe notti di penitenza passate con il silicio, le liti ("Che cadmio vuoi?»), la rabbia di Rubbia, le volgarità gratuite ("Stronzio radioattivo!» e le invidie degli incapaci («fi mondo è pieno di ioni.'»). Ora tutto questo era passato. Mentre il futuro era Mino Damato, detto anche Mino D'amianto per via delle sue passeggiate in diretta sui carboni accesi, n liberale che si combinava col repubblicano senza bisogno di catalizzatori. Nella fattispecie facendo addirittura a meno di quel vanadio di Pannella. Questo sì che era progresso. Progresso vero, ecologico, un balzo in avanti, forse addirittura verso il 3 per cento. Dimenticate per sempre la Karin B e la Spadolini A, le navi cariche di bidoni pericolosi per la salute e dannosi in patria e all'estero. George e Renny erano esultanti: un sodalizio così era latore di un nuovo messaggio dì civiltà. Sarebbe stato in grado di liberare l'umanità dal feroce cappio rappresentato dai Paesi della Petroleum Syndacate International (Psi). E tutto questo con una semplice/Usione a freddo. Altro che palladio'. E senza chiedere mai nulla a Trizio, Caio e Sempronio! Semplicemente speri¬ mentando con pazienza sulla messa critica dello Zanonio instabile e sul polo laico del Visentìnio accelerato (entrambi metalli nobili, ma poco malleabili e con il nucleo duro come pochi). Ebbene: proprio loro, George and Renny, erano riusciti a farli finalmente reagire, prima bombardandoli violentemente sul nocciolo, e poi filmandoli sbracati per la Prima fissione dell'Anicagis che andava in onda tutte le sere in tv prima dei Mobildeni di Aiazzone. Certo non era stato facile. Aveva significato andare controcorrente. E sventolare il vessillo della controcultura. Visto che la tendenza prevalente proponeva la ricerca pedissequa sul Craxio pesante o, anche se in qualche modo superata dalle più recenti indagini, sul Demitio arricchito. Certo non era stato comodo. Aveva voluto dire per George trascurare la propria famiglia. E per Renny le famiglie altrui. E si sa: una moglie trascurata diventa una variabile impazzita, va a finire che si trova un deuterio e non sempre basta il Fisico per ricondurla alla ragione. Spesso ci vuole l'avocado. E, oltretutto, c'era stata quella ridìcola storia sul diritti di primogenitura. Con l'Enea che blaterava a destra e a manca: 'Provate voi a portarvi sulle spalle Anchise da Troia fino a Roma: una fatica da titanio!...». Fortuna che ora tutto era finito. George e Renny, i primi veri fusi freddi della politica italiana, sarebbero stati finalmente liberi di lavorare in santa pace al prossimo, rivoluzionario, esperimento: riempire quel buco nell'ozono che stava diventando veramente antiestetico...

Luoghi citati: Roma, Troia