«Il servizio d'ordine non s'è visto»

«Il servizio d'ordine non s'è visto» Liverpool vive in un incubo: almeno una ventina di cadaveri non hanno ancora un nome «Il servizio d'ordine non s'è visto» Il Pronto soccorso dello stadio non ha saputo assistere tempestivamente i feriti - Un medico che era alla partita: «Gli spettatori sono stati trattati come animali e il risultato è stata la loro morte» - Si dice anche che siano stati messi in vendita biglietti falsi LONDRA — Il servizio d'ordine è sotto accusa: la tragedia di Sheffield non è, se non in minima parte, colpa del teppismo sportivo. Il fatto è che la polizia a cavallo — come ha raccontato un testimone — spingeva i tifosi nello stadio, quando sulle gradinate la folla cercava disperatamente una via di uscita. Mentre continua a crescere il numero delle vittime (le fonti ufficiali parlano di 94 morti, ma secondo gli ospedali sarebbero 108) questa rivelazione aggiunge un altro angoscioso tassello al quadro della maggiore sciagura nella storia del calcio britannico. Non si capisce perché siano state fatte entrare nello stadio migliala di persone in più dei 54 mila posti, senza neppure controllare i biglietti. Non è chiaro perché a un certo punto la polizia abbia spalancato le porte. Liverpool vive come in un incubo: almeno una ventina di cadaveri non hanno ancora un nome; molte famiglie non hanno notizie dei parenti che si erano recati a Sheffield per la partita. Tra le 24 vittime di cui sono stati resi noti i nomi ci sono 12 adolescenti. Due sorelle. Victoria e Sarah Hicks, di 15 e 19 anni, sono morte abbracciate, cai pestate dalla folla impazzita. Corre anche la voce, non confermata, che a Liverpool siano stati messi in vendita anche biglietti falsi. Fatto sta che la maggior parte delle gradinate dello stadio era riservata ai sostenitori del Nottingham Forest che ci stavano larghi, mentre nel settore più piccolo erano compresse decine di migliaia di persone e altre migliaia di persone si accalcavano all' entrata. Molti tra i superstiti hanno mostrato ai cronisti 1 loro biglietti intatti: la confusione era tale che nessuno si curava di staccare la matrice e tenere fuori gli abusivi. -V ingresso era libero a tutti — racconta un custode —. Un momento prima che la partila cominciasse la polizia ha spalancato un cancello e altre migliaia di persone si sono precipitate dentro. Ho domandato agli agenti: "Perché fate questo?". Uno mi ha risposto: "A'trimenti qualcuno verrà ucciso"'. La conferma di questa de¬ cisione assurda viene dallo stesso capo della polizia del South Yorkshlre, Peter Wright, il quale ha ribadito che l'apertura dei cancelli era sembrata il solo modo per scaricare la pressione all' esterno. Sospinti dagli agenti a cavallo, i tifosi si sono infilati in un corridoio che conduce sulle gradinate dietro la por¬ ta del Liverpool, e qui si sono scontrati con coloro che cercavano di uscire dallo stadio sovraffollato. «La calca era tale — dice un testimone — che i superstiti si battevano per guadagnare l'uscita, calpestando uno strato di cadaveri'. Le riprese televisive hanno mostrato come la polizia premesse dalle due parti: dall'interno per opporsi all' invasione del campo, e dall' estemo per dare sfogo agli esclusi che tentavano di entrare con la forza. Paradossalmente, lo stadio di Sheffield era ritenuto tra i più sicuri. Proprio per questo era stato scelto come campo neutro per la semifinale della Coppa d'Inghilterra. Si era pensato che servissero strutture eccezionalmente solide per tenere ingabbiati i tifosi del Liverpool, responsabili di molte violenze, a cominciare dal massacro dell'85 nello stadio Heysel di Bruxelles. Ma proprio le strutture erette per prevenire disordini si sono trasformate allora in strumenti di morte. Gli spettatori che cercavano una via di scampo sono rimasti intrappolati tra le sbarre di acciaio poste intomo al terreno di gioco e le barriere che tenevano separati i seguaci delle due squadre. Ad aggravare le accuse contro gli organizzatori vi è la testimonianza di medici e barellieri, secondo i quali le strutture di pronto soccorso nello stadio erano del tutto inadeguate. 'Praticamente il servizio d'ordine non esisteva — afferma John Ashton, docente di medicina all'Università di Liverpool, che si trovava fra il pubblico —. Ho dovuto prendere io stesso la direzione dei soccorsi e dividere in tre gruppi i morti, i feriti gravi e quelli che potevano aspettare. Gli spettatori sono stati trattati come animali e il risultato è stata la loro morte-. ShfTld L Thh l A ti Sheffield. Il luogo della tragedia si va ricoprendo di fiori \ Shi'fTield. La Thatcher e il ministro dell'Interno Douglas 11 uni nello stadio del massacro

Persone citate: John Ashton, Peter Wright, Sarah Hicks, Sheffield, Thatcher

Luoghi citati: Bruxelles, Inghilterra, Liverpool, Londra