Napoli a meno 5, e stasera? di Bruno Bernardi

Bagnoli reclama un rigore Bagnoli reclama un rigore DAL NOSTRO INVIATO NAPOLI — Terzo gol di Alemao in campionato, centesima vittoria ufficiale contro squadre italiane di Maradona: è riuscita la prova generale del Napoli a quattro giorni dalla prima finale di Coppa Uefa. Contro lo Stoccarda (appuntamento per mercoledì sera al San Paolo) ci sarà il record assoluto mondiale d'incasso, superiore ai quattro miliardi e mezzo di lire, mentre ieri c'è stato il minimo stagionale di paganti in campionato con 1.623 biglietti venduti. Il Verona, però, ha reso la vita difficile ai partenopei uscendo sconfitto di misura e con qualche recriminazione: Pacione ha reclamato un rigore per un contrasto di Renica (71') che Conlieti ha ritenuto regolare. Al di là di questo episodio, il Napoli non ha rubato niente anche se, con la mente e le gambe rivolte all'appuntamento europeo più importante dell'annata, è stato costretto a lottare e soffrire dal Verona caricatissimo e determinato. Il terreno, appesantito dalla pioggia, ha penalizzato di più il Napoli ed in particolare Maradona, che ha trovato in Iachini un oppositore attento, implacabile, anche falloso, si è messo intelligentemente al servizio dei compagni ma ha frenato la velocita di Careca e quella, un po' appannata, di Carnevale che mercoledì scorso aveva speso parecchie energie, fisiche e nervose, in Nazionale. Carnevale e stato sostituito al 72' da Romano ed il pubblico, che aveva esposto striscioni anti-Verona, gli ha dedicato un'ovazione più per il doppio esordio in Nazionale che per la prova di ieri. Tuttavia, le condizioni del campo hanno favorito Alemao in occasione del matcliball al 19": su cross di Francini dalla sinistra, il brasiliano ha sferrato un gran destro da una ventina di metri e il pallone, rimbalzato sull'erba fradicia davanti alla porta, ha ingannato Cervone. Era già successo, poco prima, a Giuliani fare i conti con simili insidie ma l'ex portiere gialloblù aveva avuto più fortuna del suo erede, deviando in corner un maligno destro di Troglio dal limite, schizzato sulla linea dell'area piccola. L'argentino del Verona, controllato inizialmente da Corradini, appariva il più pe ricoloso: Bianchi ha capito l'antifona e l'ha fatto marca re da Ferrara, spostando l'ex granata su Pacione. Una mossa azzeccata che ha con sentito al Napoli di riorganizzarsi nel momento in cui il Verona aveva assunto l'iniziativa. Il gol di Alemao ha sblocca to il risultato e anche il Napo li che, dopo la sosta, accusava qualche ruggine, aveva ben tre uomini reduci dalle fatiche azzurre e mancava di De Napoli, squalificato. Un turno di riposo ha giovato al maratoneta che mercoledì sarà uno dei punti di forza del centrocampo nella sfida contro i tedeschi, in cui il Na poli dovrà cercare di ipotecare il suo primo titolo continentale. Dopo aver centrato il bersaglio, il brillante Alemao, che nel finale ha ceduto il posto a Neri per una contusione alla tibia sinistra, ci ha riprovato rna il tiro è stato deviato in extremis da un difensore con Cervone fuori causa. Il portiere di Bagnoli ha poi stroncato - un'incursione di Francini, dopo una bella azione di Carnevale (caricato fallosamente da Bonetti in area), rifinita da Maradona. Lo stesso Dieguito, quasi allo scadere del primo tempo, e su combinazione tutta suda- mericana fra Careca e Alemao, aveva sfiorato il raddoppio. Tutt'altro che domato, il Verona ripartiva all'attacco nella ripresa e toccava a Giuliani salvarsi in angolo su bordata di Bortolazzi (48'). Replicava il Napoli con uno slalom di Corradini e assist per Francini, sul filo del fuori gioco (sbandierato dal guardalinee ma sconfessato da Cornieti), che veniva stoppato dalla retroguardia veronese. Pur senza gli infortunati Caniggia e Galderisi, il Verona creava problemi al Napoli con l'ex Volpecina, che spesso si avventurava sulla fascia sinistra cercando, con i cross, la testa di Pacione. In contropiede, servito di testa da Maradona, Careca preparava il possibile 2-0 ma telefonava il destro sulle braccia di Cervone. Così il Napoli doveva stringere i denti e correre un paio di brividi (prima su un sinistro di Pacione, poi su un'incornata di Berthold) per condurre in porto una vittoria che consolida il secondo posto. In attesa dell'o.ierno derby milanese, la squadra di Bianchi si trova a meno 5 dall'Inter capolista, chissà che non possa ancora sperare nello scudetto. Per il momento gli azzurri possono dedicarsi esclusivamente all'appuntamento di Coppa Uefa, con la speranza che Maradona si sia risparmiato per mercoledì. E' quanto pensano Bilardo, il et dell'Argentina, e Haan, l'allenatore olandese dello Stoccarda. Bruno Bernardi

Luoghi citati: Argentina, Ferrara, Napoli, San Paolo, Stoccarda