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Per le mucche l'orologio dell'amore Per le mucche l'orologio dell'amore Allacciato a una zampa, avvisa quando l'animale è in calore - Così può scattare l'inseminazione artificiale TEL AVTV — Per le mucche al pascolo, quest'anno, è di moda l'orologio al polso. Un cronometro un po' insolito ed originale, in verità, da portare sulla zampa anteriori. L'orologio, che non ha né cifre né lancette, più che battere le ore. scandisce con precisione il tempo dell'amore. Un computer-spia, nascosto nella cassa, segue passo-passo l'animale e avvisa quando la mucca è in calore. La novità arriva da Israele e si sta diffondendo rapidamente. L'idea si basa su un principio noto: durante il periodo dell'estro la mucca sta meno ferma, è più irrequieta. E' sufficiente misurare l'attività fisica dell'animale (in pratica, contare i passi) per poter diagnosticare il momento giusto per l'inseminazione artificiale. Sulla bontà del principio non i. sotto dubbi (ricercatori olandesi hanno rilevato che durante l'estro l'attività motoria aumenta dal 30 al 200 per cento); il tasso di errore del dispositivo è trascurabile; la precisione della diagnosi (sono gli israeliani a sostenerlo) sfiora ormai il 90 per cento. Il contapassi ha anche un nome: «electronic pedometei», pedometro elettronico. Ve ne sono già disponibili alcuni tipi, tutti abbastanza simili tra loro: un blocchetto in materiale antiurto che racchiude il computer ed una piccola cintura per fissarlo. Il microcomputer, alimentato da una bat¬ teria al litio che ne assicura la continuità di funzionamento per almeno sette anni, incorpora la «carta d'identità» della bovina (nominativo in codice, data di nascita, produzione media del latte, data dell'ultimo parto, eccetera), controlla l'attività motoria e trasmette i dati all'elaboratore centrale. Il sistema funziona cosi. L'elaboratore aziendale, d'accordo con le istruzioni impartite dall'allevatore, fissa (via radio), su ciascun pedometro, i dati caratteristici. Il dispositivo, una volta applicato, funziona autonomamente, giorno e notte, e segue passo-passo l'animale. Ogni volta che la mucca si reca alla posta di mungitura (in media due volte al giorno) un ricevitore installato nelle vicinanze capta i dati raccolti dal pedometro e li comunica, via cavo, al cervello centrale. Quest'ultimo, dopo avere effettuato una serie di controlli, elabora le informazioni e diagnostica se la bovina è in calore. Tempo impiegato per l'operazione: meno di un secondo. Il sistema libera in parte l'allevatore da un lavoro molto delicato, migliora il tasso di fertilità, aumenta sensibilmente la redditività aziendale. Ha però una grande limitazione: è solo applicabile negli allevamenti a stabulazione libera. Per le mucche alla mangiatoia, comunque, sono in arrivo altre diavolerie. Tito Gaudio