Costa miliardi la paura del veleni di Pierangelo Sapegno

Allergica all'Egitto è italiana per forza Sara, 10 anni, riesce a vivere soltanto a Modena Allergica all'Egitto è italiana per forza I medici: forse è colpa di un fiore tipico di quel paese DAL NOSTRO INVIATO MODENA — Sara è nata in Egitto, ma non può viver-, ci. Soffre di una malattia incredibile: Sara è una bambina allergica al sue Paese, hanno diagnostii-alo professori e pediatri. Può vivere dappertutto, ma non a casa sua. E' stata concepita in Italia, e chissà se può bastare questo a spiegare una malattia cosi rara Al centro di allergologia del «Gozzadir.i» di Bologna dicono: «Non c'è nessuna spiegazione Ionica, si possono dare si>to indicazioni generali. L'impressione è che la < ausa deve essere una qualche sostanza che si trova in quel Paese e non qui. Forse il fiore di una pianta che cresce soltanto in Egitto-. Pustole grandi come noccioline crescono e sbocciano sulla schiena e sulle gambe, lividi e sangue, appena Sara mette piede sulla sua terra. Papa e mamma in Egitto hanno ottimi lavori, una buona posizione e qualche soldo: hanno due lauree a testa, lui e dirigente in una ditta di importexport, lei insegnante. A Mo. na oggi lui è costretto a fare il meccanico, e lei la cuoca. Ma non si può vivere altrimenti. La dottoressa Giuseppina Contini, specialista in dermatologia e venereologia a Modena, conferma. Diagnosi scritta: «La bambina da me visitata presenta chiazze di eczema diffuso ed pxiti ni precedenti eczemi-. E poi: «... manifestazioni simili si sono già presentate in passato sempre durante viaggi effettuati in Egitto. Quando torna in Italia le manifestazioni scompaiono gradualmente e comunque tali lesioni non si manifestano mai', La storia di Sara comincia dieci anni fa. Papà e mamma. Omar e Maria (tutti i nomi sono finti, per rispettare l'anonimato dei protagonisti), studiano in Italia. 1 Boloima. Lui s'è laureato in agraria ad Alessandria, e vuole riprendere lo stesso titolò in Europa; lei ha studiato lettere al Cairo, e qui invece studia lingue. Si sposano nel '78 e du¬ rante il viaggio di nozze in Italia concepiscono Sara. Maria torna a casa per partorire. Sua figlia nasce nel '79, e dopo pochi giorni comincia a star male. Febbre alta e pustole che si gonfiano e scoppiano, un martirio. Va dal pediatra e quello scrive la ricetta: pomate e antibiotici. «E' un'infiammazione-, dice. Ma !e piaghe non passano, e la febbre neppure. Dopo due mesi e mezzo. Maria riparte per l'Italia portandosi dietro la bimba: deve finire gli studi. Come d'incanto. Sara comincia a star meglio. Alla fine dell'83, Omar e Maria si laureano. Tornano in Egitto, per viverci, tutt'e due con un buon lavoro. Invece, «abbiamo passato un anno d'inferno-, racconta lei. Sara ha il corpo piagato. ■Non voleva uscire dì casa, non poteva nemmeno. Mi implorava: mamma, mettimi la calzamaglia, perche si vergognava farsi vedere così. La portavo dai medici e tutti la riempivano di antibiotici-. Cominciano ad andare dai professori, un dermatologo ad Alessandria, un altro al Cairo. E quelli allargano le braccia: 'Noi non possiamo far niente. Però se la vostra bimba sta bene in Italia, vi consigliamo di tornare là. Dev'essere l'aria di queste parti, qualcosa che le fa male e che c'è solo qui-. Una parola. Come fare? Ad Alessandria, Omar e Maria hanno un lavoro, un futuro, terre e soldi In Italia, niente. Alla fine decidono: vendono quasi tutto e partono. Arrivano con 45 milioni di lire per sbarcare il lunario, una valigia piena di ricordi e una figlia coperta dalla testa ai piedi per nascondere la sua vergogna e i suoi dolori. A Bologna, dove avevano studiato all'Università, non trovano niente. A Modena invece riescono a lavorare. Lui meccanico, lei cuoca. La casa la rimediano a Castelfranco, sulla via Emilia. Sara sta subito meglio, sembra un miracolo. Le pustole spariscono, la febbre va via. Maria è sconsolata: -Che roba. Una bambina egiziana, figlia di due egiziani: sembra incredibile, può vivere in tutti i Paesi del mondo eccetto che a casa sua-. I medici prima di partire si sono raccomandati: "Ogni tanto la riporti qua. per brevi periodi. Anche se soffre. Per abituarla a questo clima, per mantenere una speranza. Perche, se ve ne state via parecchio tempo, non potrete più tornare-. Adesso Sara ha solo le cicatrici che le ricordano la sua incredibile allergia. Ma davvero non vuole vivere in Egitto? Spalanca gli occhi: "Noooo-. Meglio l'Egitto, meglio casa sua: «Perche sto più tempo assieme a papà e mamma, perche si parla di più tra la gente, si gioca di più. ci sono più posti per i bambini. Perche e più bello. Non c'è la nebbia e ci sono meno strade-. Pierangelo Sapegno

Persone citate: Giuseppina Contini