II Papa ospite scemodo del regime di Marco Tosatti
II Papa ospite scomodo del regime In Madagascar i nemici del presidente Ratsiraka chiedono di essere ricevuti dal Pontefice II Papa ospite scomodo del regime La tensione politica sfiora la vìsita del Santo Padre - Allo stadio «Alarobia», affollato di 20 mila giovani, si è temuto un attentato - Giovanni Paolo II: «Pianificazione familiare, ma con metodi naturali» DAL NOSTRO INVIATO AttTANANARIVO — Una tregua sonnolenta, dopo gli scontri e i saccheggi dei giorni scorsi, coda tragica delle elezioni presidenziali offuscate dal sospetto di brogli, accompagna la presenza del Papa in Madagascar. Governo e opposizione si limitano a battaglie verbali e al tentativo di strumentalizzare politicamente il viaggio, in attesa di una resa dei conti che potrebbe cominciare poche ore prima della partenza di Giovanni Paolo II per La Reunion, il 1° maggio. «Alleanza Democratica», la coalizione che si oppone al qpresidente Didier Ratsiraka ha indetto per la mattina di lunedì un meeting analogo a quello che si è chiuso con un pesante bilancio di morti (6. ufficiali, almeno il doppio secondo fonti ecclesiali) decine di feriti e di arresti. E cerca una legittimazione di immagine: i tre partiti di «Alleanza Democratica» hanno fatto giungere al Papa una lettera-petizione, contenen¬ te un'analisi feroce della situazione del Paese, e una richiesta: «// Papa ha incontrato l'opposizione in altri Paesi, incontri anche noi-. Non è ancora sicuro che queste avvenga: il Nunzio appare perplesso, i vescovi, critici del regime ex «puro e duro» di Ratsiraka, un tempo vicino alla Corea del Nord, non sono contrari. Il presidente, cattolico, allievo dei gesuiti, dopo aver rinunciato a far benedire il nuovo palazzobunker (costato miliardi di franchi malgasci) dall'ospite, ha lanciato davanti al Papa un duro avvertimento all'opposizione e alla Chiesa: -Non tollereremo la sovversione dei nostri principi democratici-. Ma varie proposte di mediazione delle chiese cristiane sono cadute nel vuoto. E la tensione sfiora anche il programma pontifìcio: ieri la polizia era in allarme, allo stadio «Alarobia», pieno di ventimila giovani. Il furto di un certo quantitativo di benzina, e voci inquietanti, facevano temere il lan¬ cio di bombe molotov durante la cerimonia con il Papa. -Il rischio è che in questa lotta politica siano dimenticati i veri poveri-, ci ha detto ieri un gesuita. Sulle strade che il corteo papale percorre in un trionfo misto di curiosità e di fede solo una persona su quattro ha le scarpe. Ed erano scalze Monik (tre anni) e Zin (un anno), due bambine che allo stadio, superando inspiegabilmente tutti i controlli sono apparse all'improvviso sul palco, vicino al Papa seduto (un po' annoiato) sul trono. Monik portava Zin sulla schiena, un'immagine frequente qui. entrambe erano vestite di stracci. Giovanni Paolo II si è come risvegliato, ha sorriso, le ha baciate, ha carezzato il naso della sorella maggiore, mentre i fotografi si scatenavano in un oceano di flash. I due essermi scuri e ricciuti sono rimasti vari minuti in piedi vicino al Papa, mentre seguito e «sicurezza», raggelati, non sapevano come uscire dal¬ l'imbarazzo. Di Monik e Zin per le strade di Antananarivo se ne incontrano a migliaia, n 60% per cento della popolazione qui è sotto i vent'anni, l'età media è di 43 anni, la mortalità infantile è del 6,9% all'anno. La crescita annua della popolazione è del 2,8%, contro una media mondiale deil'1,7%. H problema demografico enorme, e ha dovuto prenderne atto anche 11 Papa, che ha ordinato ai vescovi: -Proponete una pianificazione familiare naturale, rifiutate l'imperialismo della contraccezione-. E' un obiettivo ambizioso, considerato il livello di povertà della gente, alfabetizzata solo per un terzo. E' uno spettacolo usuale vedere persone che frugano nelle immondizie, in pieno giorno alla ricerca di qualcosa da mangiare. -Passano dai due ai cinque anni prima che un giovane che esce dall'università trovi un lavoro- ha detto al Papa il presidente dell'associazione dei giovani cattolici. E' ancora una volta sotto accusa il regime di Ratsiraka: -In un Paese in via di sviluppo come il nostro, gli alti responsabili nazionali sono quasi tutti dei giovani cristiani — ha chiesto al Papa allo stadio un altro ragazzo —. Ciononostante il Madagascar si trova in una situazione critica di degrado. Quali sono secondo voi che rappresentate la Chiesa, le cause di questo degrado, e quali rimedi proponete?'. Giovanni Paolo II non ha risposto: ha accolto qualche applauso parlando di -corruzione' nella vita pubblica, e concludendo: -Siete voi malgasci che dovete agire-. Più concreto è stato con i vescovi, di cui ha appoggiato la dura critica del regime: -Tutti questi mali sono ben conosciuti, e ormai spesso denunciati. Tanto più urgente è una ripresa. Bisogna promuovere la giustizia, portare sollievo oggi stesso all'indigenza-. Marco Tosatti
Persone citate: Didier Ratsiraka, Giovanni Paolo Ii, Ratsiraka
Luoghi citati: Corea Del Nord, La Reunion, Madagascar
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