Metti nel dizionario tutto sulle donne di Lia Wainstein

Metti nel dizionario tutto sulle donne DALLE STREGHE ALLA CONDIZIONE FEMMINILE OGGI: IN GERMANIA UN'IMPRESA SINGOLARE Metti nel dizionario tutto sulle donne Frauenlexikon, un lessico sulla donna, è un'impresa che in tempi di parità tra i sessi può sembrare anacronistica, ma ci si convince tosto del grande interesse di questo libro imperniato su due principi complementari: inclusione dei più svariati argomenti, tra i quali stabile tessuto connettivo è il confronto tra le rispettive situazioni dell'uomo e della donna. Ne sono autrici Anneliesc Lissner, segretaria generale della maggiore associazione femminile tedesca, Rita Sù.ssmuth, ex ministro per le questioni riguardanti i giovani, la famiglia, le donne e la sanità della Repubblica federale e attualmente presidente del Bundestag, e Kaiin Walter, insegnante (Frauenlexikon ■ Traditionen, Fak-ten, Ferspektiven, ed. Herder, Freiburg, pag. 1246). La questione femminile — si legge nella prefazione — rappresenta un problema sociale determinante in questa fine di millennio. Per meglio conoscere la situazione attuale nei i"?Ft» occidentali industrializ¬ zati (con particolare riguardo alla Repubblica federale tedesca, all'Austria e alla Svizzera) l'Indagine si concentra sui temi seguenti: possibilità esistenti per la donna di partecipare alla vita sociale, culturale, politica ed ecclesiastica, problemi fisici, psichici o esistenziali, questioni giuridiche ed economiche, tradizioni positive o negative, connesse con l'immagine della donna nel passato e nel presente, aspetti in cui si palesa un'autocoscienza in fase di mutamento. 'Il concetto generale, proseguono le autrici, é quindi aperto, le sìngole posizioni non debbono essere unificate per forza. (...) L'opera si rivolge anche agli uomini-. Una ventina di costoro, infatti, figura tra i centocinquanta collaboratori tedeschi e svizzeri, elencati alla fine del volume. Nelle duecentoquaranta voci, suddivise in brevi capitoli, vengono analizzati degli argomenti Siu desunti dall'attualità (per esempio Sex-tourismus) sia provenienti da un lontano passato. Ogni articolo è integrato da una serie di richiami e da una bibliografia ampia e aggiornata, t,' poi certo significativo il fatto che l'opera inizi con il concetto, considerato fondamentale, di Abhàngigkeit, dipendenza (della donna, soprattutto casalinga). Esso -esprime il rapporto gerarchico dei sessi nelle società di struttura patriarcale in cui la dipendenza della donna è visibile, mentre la dipendenza degli uomini dal contributo...fornito dalla donna soprattutto nel lavoro casalingo rimane in gran parte invisibile-. Questo tipo di rapporto, confermato nella tradizione cristiana dalla figura maschile di Dio, si manifesta a vari livelli. Secondo le statistiche dell'Onu, nel mondo le donne eseguono i due terzi dei lavori occorrenti alla società, ma il loro compenso consiste in un decimo degli introiti, e benché esse rappresentino oltre la metà della popolazione, possiedono l'uno per cento appena dei mezzi di produzione. Questa situazione si spiega sia con la gratuità del lavoro casalingo, sia con i bassi stipendi pagati per altri lavori. Un rapporto tra i sessi fondato sulla parità dei diritti e sul riconoscimento di una dipendenza reciproca potrà modificare la situazione, a patto che le qualità delle donne, insieme represse e sfruttate, vengano apprezzate. Nella voce Filosofia femminista la zurighese Brigitte Weisshaupt afferma che questo concetto, mentre implica una cnlica e un ampliamento della filosofia, esprime anche il tentativo di conquistare una posizione propria. E' questo appunto l'orientamento adottato da varie iniziative recenti, sorte in Germania, negli Stati Uniti e in Francia. La stessa ragione, in quanto foggiata da un pensiero ligio agli interessi degli uomini è sottoposta a critica: la sua pretesa all'universalità -appare usurpata-. Nella teoria femminista viene tuttora dibattuta la questione se si debba sviluppare una filosofia integrativa prettamente femminile entro l'am¬ bito di un concetto, già formato, della ragione, oppure se la ragione, dominata com'è attualmente dal sesso, si debba modificare, affinché la vecchia idea di una ragione sola possa assumere una nuova espressione mediante l'inserimento delle componenti fentminili omesse. In questo susseguirsi di indagini, tutte gradevoli da leggere, sul ruolo della donna in ogni settore, spunta, minacciosa ed affascinante la voce Hexen (streghe! di Claudia Honegger. Nel rievocare, a partire dall'Inquisizione, la cupa storia, la Honegger cita il Malleus maleficarum (Maglio delle streghe, 1487) vergato da due domenicani tedeschi. Questo trattato di criminologia, con una bolla di Innocenzo VIII in guisa di prefazione, conobbe una straordinaria diffusione e il concetto di strega li definito e incarnato dalla donna rimase valido per ben due secoli. Tra il 1560 e il 1630 ha luogo uno sterminio di massa. La caccia alle streghe istitu¬ zionalizzata, scrive la Honegger, imperversa soprattutto m Francia, nella Germania meridionale e occidentale, in Svizzera, nel!? Alpi, in Belgio. Olanda, Lussemburgo e in Scozia, mentre non vi sono quasi persecuzioni nell Europa orientale. nell'Italia meridionale e in Irlanda. L'ideale moderno della donna — madre serena e virtuosa che si sposa tardi e limita le nascite — secondo la Honegger si è formato nei Paesi in cui la repressione fu più crudele, mentre nell'Europa meridionale e orientale -si consentano delle forme più antiche di polarità fra i sessi-. Le vittime giustiziate — oltre alle donne emarginate — pare fossero almeno centomila. Lo storico Schonnann, citato dall'autrice, scrive che i processi contro le streghe -se si esclude la persecuzione degli ebrei, hanno causato in Europa i tnaggiori ìnassacri non provocati dalla guerra ma perpetrati dagli uomini contro degli esseri umani-. Lia Wainstein

Persone citate: Brigitte Weisshaupt, Claudia Honegger, Honegger, Innocenzo Viii, Lissner, Rita Sù