Mani misteriose su Telemontecarlo di Valeria Sacchi
Mani misteriose su Telemontecarlo Vendita a sorpresa chiude un mese turbolento per il settore dell'informazione Mani misteriose su Telemontecarlo MILANO — Mani misteriose su Telemontecarlo. Una certa «J. M. Communication» avrebbe acquistato l'emittente monegasca, dopo che nelle settimane scorse si erano diffuse le più disparate voci sulla sua vendita. Si chiude così, con un nuovo blitz, un mese turbolento per il settore dell'informazione, che ha avuto il suo clou nel passaggio del gruppo Espresso alla Mondadori. Quale destino attende ora la tv monegasca? L'uomo che sostiene di averla comperata il 19 aprile scorso, Norbert Saada, ha fatto sapere ieri nel tardo pomeriggio che i nuovi proprietari del network da «J. M. Communication». appunto, con sede in Lussemburgo) «preciseranno la loro strategia relativa aU'espansio?ie futura della rete- d'accordo con il direttore generale della rete stessa, in occasione del prossimo Festival del Cinema di Cannes, ossia non prima di metà maggio. E subito dopo, a conferma della sua impor¬ tanza e forse per respingere le insinuazioni che lo definiscono Oltralpe un produttore di sedie B. ha voluto aggiungere di aver prodotto lo scorso anno il film «La barbare», regista Mireille Dare, ex moglie di Alain Delon. La dichiarazione di Saada è arrivata alla fine di una stressante giornata, partita con una notizia, diramata dall'A?isa parigina, che cosi diceva: la J. M. Corporation ha acquistato da TV Globo l'80r/< della Seabay Corporation, nel cui portafoglio c'è il 90% di Telemontecarlo, l'altro 10rr essendo di proprietà della Rai; alla testa del consiglio di amministrazione di Seabay è stato nominato Norbert Saada. Subito, a Roma, i quarantaquattro giornalisti di Telemontecarlo entravano in agitazione, chiedendo una conferma o una smentita. Cosa non semplice, dal momento che il vicepresidente dell'emittente, Dionisio Poli, veleggiava sulle coste della Sardegna, irraggiungibile. Poiché una risposta tardava, i giornalisti comunicavano che, in assenza di informazioni, non avrebbero mandato in onda il telegiornale della sera. Intanto, perfino nella sede Rai i vertici cercavano di saperne di più, mentre in altre direzioni la caccia si indirizzava verso Raul Gardini. Carlo De Benedetti e Silvio Berlusconi, tre imprenditori che nelle ultime settimane erano stati indicati come interessati all'emittente monegasca. Carlo Sama, cognato di Gardini e responsabile delle comunicazioni del gruppo Perruzzi. dal radiotelefono della sua barca ha fatto sapere: «Noi non siamo dietro a questa storia-. Silvio Berlusconi è stato acchiappato al ritorno da Milanello. dopo un pomeriggio passato a sostenere i «suoi ragazzi» in vista del derby. Ha recisamente smentito di essere legato a questa storia. De Benedetti era a Venezia, per l'inaugurazione della mostra del Novecento a Palazzo Grassi, per qualche ora disperso. Poi anche Vittorio Moccagatta. relazioni esterne della Cir. ha detto che il gruppo De Benedetti è estraneo alla vicenda. Dunque si torna alla lussemburghese «J. M. Communication-. che potrebbe rappresentare interessi arabi, e a Saada. l'unico che ha parlato. Perché invere Dionisio Poli, pur avvertito della cosa nel pomeriggio, si è dileguato, cosicché al capo dei servizi giornalistici di Telemontecarlo. Ricardo Perei ra. non è rimasto che confessare alla redazione: -Non sono in grado di smentire, perché non sono a conoscenza di guanto è avvenuto-. Come conclusione, a Telemontecarlo è saltato il telegiornale delle ore 20, sostituito da un breve comunicato di spiegazione. Terminata la cronaca della giornata, restano i mille interrogativi. Che la famiglia Marinho fosse da tempo alla ricerca di un compratore per Telemontecarlo è noto, ed è noto che. nonostante le larvate smentit?, Gardini e De Brnedetu stavano esaminando l'affare, che aveva il torto di essere molto caro, più o mono 200 miliardi tra costo della rete (150 miliardi) e debiti. Come mai. mentre erano in piedi queste trattative, i Marinho hanno scelto «J.M.-, una sconosciuta società che. a prima vista, sembra il classico contenitore del momento, e in più con contorni da telenovela? La cosa è talmente strana, che molti ieri dubitavano perfino fosse vera. E un'ipotesi veniva avanti: che la notizia sia vera e non vera, che «J.M.» sia un pretesto per spingere i titubanti acquirenti italiani ad affrettare la conclusione. E si spiegherebbe così lo strano silenzio di Poli. Un ballon d'essai, insomma, che si può smontare rapidamente: smentire Saada non sembra difficile, benché sia il produttore di «La barbare». Valeria Sacchi
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