« Non uccise il figlio», assolto

« Non uccise il figlio», assolto « Non uccise il figlio», assolto Torna libero il marmista di Brescia accusato di aver rapito e assassinato Cristian, 10 anni - II bambino fu strangolato tre anni fa BRESCIA — Bruno Lorandi, il marmista bresciano di 38 anni accusato di aver organizzato il finto sequestro di suo figlio Cristian e di averlo ucciso, è stato assolto dai giudici della corte d'assise di Brescia. Formula piena per l'accusa di aver organizzato il finto sequestro. Insufficienze .di prove per il presunto omicidio del bambino. L'imputato era agli arresti domiciliari. La corte d'assise ha pronunciato la sentenza di assoluzione dopo quarantuno ore di camera di consiglio. Sono passati esattamente tre anni dalla scomparsa di Cristian, che allora aveva 10 anni. Il cadavere del bambino, strangolato con un filo di ferro, venne ritrovato il giorno dopo la scomparsa, il 29 aprile 1986, in un boschetto sulla sommità del monte Maddalena, vicino a Brescia. Si dovranno attendere le motivazioni della sentenza per conoscere le ragioni che ! hanno indotto i giudici ad assolvere il padre non con formula piena ma per insufficienza di prove. E' probabile che a questo proposito due elementi abbiano influito sulla decisione della giuria. Il primo è una strana confessione (poi ritrattata) dello stesso Lorandi, secondo la quale il figlio sarebbe stato vittima di una disgrazia mentre tentava di entrare nelT abitacolo della sua 500. Il secondo è una controversa telefonata che l'imputato avrebbe ricevuto il giorno dopo la scomparsa del bambino, nella quale, a suo dire, una voce anonima gli avrebbe rivelato che il figlio si trovava sul monte Maddalena. n pubblico ministero Francesco Piantoni dopo la lettura della sentenza si è limitato a sostenere che attenderà le motivazioni prima di esprimere un qualsiasi giudizio sul processo: ha comunque anticipato che presenterà appello. La difesa, rappresentata dagli avvocati Claudio Barbieri e Alberto Scapaticci, si è detta soddisfatta: 'L'assoluzione rende giustizia a Lorandi di tanti sospetti e tante accuse risultate infondate». Avvicinato nella sua casa di Nuvolera (Brescia), dove ha atteso in compagnia della moglie l'esito del processo, Bruno Lorandi ha detto: 'Sono tre anni che continuo a ripetere che non ho fatto nulla. E' stala dura per me e per mia moglie. Ho passato notti insonni, non me la sentivo di assistere in aula alla lettura della sentenza. Ora continuerò a lavorare assieme a mia moglie; proveremo a pensare al nostro futuro. Ora siamo solo noi due, il nostro Cristian ci è stato portato via e non sappiamo da chi. Vorremmo sapere chi lo ha ucciso in quel modo orribile: r. cri.

Persone citate: Alberto Scapaticci, Bruno Lorandi, Claudio Barbieri, Francesco Piantoni, Lorandi

Luoghi citati: Brescia, Nuvolera