Pazzi, ma solo per la Regione

Pazzi, ma solo per la Regione Una clinica si faceva pagare le cure per falsi malati di mente Pazzi, ma solo per la Regione A Salerno mandati di comparizione per 22 persone - Inquisiti anche i medici: il ricovero avveniva grazie a certificati compiacenti - La vicenda fu denunciata otto anni fa SALERNO — Erano pazzi solo per la Repone Campania, che por il iorn ricovero In casa d; cura privata ha pagato decine di milioni. Lo scandaio dei falsi malati di niente è venuto alla luce otto anni dopo la denuncia presentata da uno sconosciuto alla procura della Ri-pubblica di Salerno. Il giudice Istruttore del tribunale. Enrico D'Auria, ha firmato ventidue mandati di comparizione che riguarda¬ no l'amministratore della clinica -La Quiete», Leonardo Calabrese il direttore sanitario Antonio Martino, due primari neuropsichiatri, Bernardo Pagano ed Aldo Guerra, otto medici e dieci pazienti fatti passare per pazzi. All'accusa di truffa aggravata per i due neuropsichiatri si aggiunge anche quella di falso. n meccanismo della truffa non era difficile da realizzare. Con un certificato che atte¬ stava forti esaurimenti nervosi se non addirittura disturbi psichici, compilato con cura dai medici coinvolti nello scandalo, i falsi pazzi venivano ricoverati alla clinica «La Quiete», la più esclusiva del comprensorio salernitano. In seguito a pagare le rette per la degenza avrebbe provveduto la Regione Campania. Toccherà al perito medico legale, Michele Lupo, nominato dal giudice istruttore, verificare la veridicità di quanto è stato documentato nei certificati medici, e che cioè i pazienti ricoverati erano effettivamente soggetti a turbe psichiche. Il dottor Lupo si è messo subito all'opera ed ha già ricevuto nel suo studio i «pazzi*, che a distanza di otto anni godono di ottima salute mentale. */ provvedimenti giudiziari di cui siamo stati destinatari — ha dichiarato l'amministratore della clinica «La Quiete-, Leonardo Calabrese — sono semplici atti di garanzia relativi ad un'indagine che tende ad appurare situazioni che attualmente sono solo ipotizzate. Siamo tranquilli circa la correttezza della nostra attività. Ribadisco che siamo sempre stati scrupolosamente rispettosi delle leggi». Ad accreditare la sua tesi, l'amministratore unico della clinica neurologica chiama in causa i responsabili sanitari della Usi di Salerno. «La nostra caca di cura accetta ricoveri su impegnativa e dopo diagnosi mediche effettuate dall'Unità sanitaria locale. Anche qualora dovesse trattarsi di un ricovero d'urgenza, scatta immediatamente il controllo sanitario da parte dei responsabili dell'Usi», spiega Leonardo Calabrese. Sarà il perito a chiarire l'intera vicenda, stabilendo se 1 pazienti ricoverati nel 1981 erano realmente malat. di mente. -E' un polverone che sarà ben presto diradato», afferma convinto l'amministra tore della clinica —. Nella nostra struttura, a cui si rivolgono pazienti di diverse re giani, non abbiamo mai rico verato malati che non fossero tali*. Edoardo Scotti

Persone citate: Aldo Guerra, Antonio Martino, Auria, Bernardo Pagano, Edoardo Scotti, Leonardo Calabrese, Michele Lupo

Luoghi citati: Campania, Salerno