L'Alitalia è sotto accusa per la morte di 2 operai

L'Alitalia è sotto accusa per la morte di 2 operai Inquisito anche l'ex presidente Nordio L'Alitalia è sotto accusa per la morte di 2 operai ROMA — L'ex presidente dell'Alitalia Umberto Nordio e il dirigente Giuseppe Angelini, che nel 1975 era responsabile del settore merci all'aeroporto di Fiumicino, hanno ricevuto una comunicazione giudiziaria firmata dal giudice istruttore Claudio D'Angelo, nella quale si ipotizza l'accusa di omicidio colposo. L'indagine si ricollega alla morte di due operai, Ottavio Diamantini, deceduto nel febbraio dell'87, e Giuseppe Rotilio, scomparso il 9 dicembre del 1982. Secondo quanto è emerso dall'inchiesta, avviata due anni fa dal pubblico ministero Davide lori in seguito ad un esposto della moglie di Diamantini, i due operai potrebbero essere stati uccisi dalle radiazioni fuoriuscite da una cassa contenente mercurio, che si era rotta mentre veniva trasportata al deposito. Nell'esposto la donna aveva anche dichiarato d'essere stata costretta nel 1933 ad abortire poiché secondo il suo medico il feto che portava in grembo era contaminato. Nei giorni scorsi, il giudice ha interrogato Umberto Nordio, il quale ha respinto ogni accusa. 'All' epoca dei fatti — ha sottolineato Nordio — ero amministratore delegato dell'Alitalia; perciò non ero il legale rappresentante della società*. In quel periodo presidente della compagnia aerea era Giorgio Tupini. Non si esclude che il giudice per proseguire le indagini ordini la riesumazione dei corpi del due operai. r. cri.

Persone citate: Claudio D'angelo, Giorgio Tupini, Giuseppe Angelini, Giuseppe Rotilio, Nordio, Ottavio Diamantini, Umberto Nordio

Luoghi citati: Roma