Elton John, un concerto giubileo di Marinella Venegoni

Elton John, un concerto giubileo Trionfo all'Arena di Verona: 15 mila persone in delirio per la popstar Elton John, un concerto giubileo Prima tappa di un breve tour italiano - Musica impeccabile, suonata col cuore - La sintesi di una carriera, con vecchi successi, ballate lente e tante sparate rock che facevano saltare tutti in piedi sulle seggiole a ballare DAL NOSTRO INVIATO VERONA — La primavera italiana di Elton John è cominciata con una sfacciata fortuna meteorologica, che gli ha consentito di cantare all'Arena di Verona per due ore, fra le dieci e la mezzanotte, nell'intervallo giusto fra due scrosci di pioggia. Porse è un effetto dell'aura positiva ohe accompagna questo momento dell'artista inglese: Reginald Kenneth Dwight, in arte Elton John, 42 anni, è sulla cresta dell'onda per la terza o quarta volta nella sua ventennale carriera artistica. D primo concerto del breve tour italiano è stato un trionfo (anche inaspettato: originariamente Zard aveva previsto un solo concerto a Roma) con quasi 15 mila persone, dai quindici ai cinquant'2m:m, a totrr""iare giochi con le braccia e con luci gialle rosse verdi, tanto che a un certo punto il divo ha esclamato: -Grazie tante, non dimenticherò mai, davvero, questa serata». Sembrava sincero, e certi accordi jazzy che subito dopo ha infilato sulla tastiera, in «Saturday NighCs Alright For Fighting». fra le occhiate stupite e contente dei suoi musicisti, hanno fatto capire che era galvanizzato sul serio, e che quella era proprio una sera speciale. Ieri sera, al Palatrussardi di Milano, c'è stata un'altra serata epica, con il tutto esaurito da alcuni giorni; ma certo lo spettacolo che Reginaldo aveva davanti all'Arena, dalla sua tastiera con design futurista rivolta verso il pubblico, era impressionante; non c'è luogo tanto magico e coinvolgente da nessun'altra parte, per tutte le musiche; e stavolta anche per i cultori del pop, del quale El¬ ton John è il re. Il successo che sta accompagnando Reginaldo, che ha passato anni bui ed è risorto di recente con un album, *Reg Strikes Back», in cui per la prima volta dagli Anni 60 si è rimesso il proprio nome vero, si spiega forse con la nostalgia della gente per un personaggio che sappia davvero fare musica pop, ovvero canzoni/canzoni. Confezione impeccabile, stringata, suo¬ nata con il cuore; canzoni destinate a durare nel tempo e a sopravvivere alle mode che sconvolgono abitualmente il mercato. Emozioni lievi, di quelle che accarezzano senza far male: queste l'artista inglese offre al pubblico, condite con la sua bravura di strumentista. Incessantemente, percorre la tastiera a innervare con uno stile elegante e inventivo le proprie partiture, dar loro sfumature bril¬ lanti o delicate, in uno scambio senza tregua con l'ottima band nella quale spiccano il chitarrista Davey Johnstone e tre coriste che condiscono di blues ogni canzone possibile. Rispetto all'apertura del tour che avovamo visto a Parigi nel venerdì santo, gli è venuto un po' pasticciato il trascinante prologo gospel di 'Sad Song*, in duetto con una delle coriste: la voce poi è un poco malconcia, strapazzata dal superlavoro e forse dalle noie dopo l'operazione alle corde vocali; ma dove non arriva la gola, Elton ci dà dentro con i tasti e non sbaglia mai. n concerto è come un giubileo di tanti anni di carriera, con tutte le canzoni vecchie da far conoscere ai più giovani; le più efficaci di questa lunga storia sono le ballate lente che avvolgono senza sconvolgere, dove si rivela fino in fondo il genio dell'obsoleto rito della mattonella: «Sorry Seems To Be The Hardest World», 'Have Mercy On The CriminaU, la recente «A World in Spanish», "Canale In The Wind» dedicata a Marilyn, 'Your Song». Sono davvero tante, interrotte dalle sparate rock di brani che fanno saltare tutti in piedi sulle seggiole a ballare, da *Philadelphia Freedom» a «Mona Lisa Pari 2», da «7 Don't Want To Qo On With You bike ThaU fino a «7'm Stili Standing» che chiude 1 richiestissimi bis della serata. Ridiventato Reginaldo, Elton ha anche smesso il look e gli orpelli orrendi del passato per uno stile più dimesso, che rende il personaggio più rassicurante. Dimesso, ovviamente, alla sua maniera: l'altra sera a Verona, firmato Versace come in tutto il tour mondiale, esibiva un completo color verde acido, quello per cui gli adolescenti oggi vanno pazzi, camicia optical e sul feltro nero una striscia di paillettes che ne riprendeva motivi e colore. Nei bis, il completo era diventato giallo, e sulla testa platinata spiccava una bustina amaranto. Così l'hanno visto nella prima diretta europea di un concerto dall'Italia; differita di mezz'ora su Videomusic, la serata è andata in onda via satellite su Superchannel, Skychannel, e nelle tv che ne avevano fatto richiesta: Austria, Spagna, Jugoslavia, Svizzera, La Cinq in Francia. Un potenziale di milioni di telespettatori di cui il divo può andar fiero. Stasera e domani è in concerto al Palaeur di Roma. Supporter ancora il noiosetto Nick Kershaw. Marinella Venegoni Etlon John ieri sera ha suonato al Palatrussardi di Milano ed è stata un'altra serata epica