Canè crolla con Steeb

Canè crolla con Steeb Canè crolla con Steeb A Montecarlo il tennista bolognese multato anche di 500 dollari per turpiloquio MONTECARLO — E' doccia scozzese continua Non appena un giocatore italiano riesce a realizzare un risultato a sorpresa, il giorno dopo si smentisce contro avversari di caratura inferiore. Paolino Cane, dopo aver eliminato «nonno» Connors (ha quasi 37 anni ed è il veterano dei circuito, ma è pur sempre il n. 10 nella classifica mondiale), si è fatto battere dal tedesco Cari Uwe Steeb. Questi è il giocatore che aveva propiziato la vittoria della Germania in Coppa Davis superando Wilander nella finale di Goteborg. Steeb è mancino come Connors. Non ha colpi da fuoriclasse, ma solo una grande grinta e una discreta regolarità. Così per Cane all'inizio tutto è stato facile. Con il suo tocco, con le sue improvvise accelerazioni, con il suo diritto che aveva fatto impazzire Connors, erano rose e fiori sino alla palla del 4-1. Steeb sventava il secondo break con un passante e da quel momento per l'italiano si spegneva la luce. Una resa vergognosa quella di Paolino che non opponeva la minima resistenza. Ben sei i break consecutivi subiti, frutto di una ridicola percentuale di prime palle di servizio del 15% (50% contro Connors). A completare la disfatta di Cane l'ammonizione rimediata dall'arbitro di sedia per turpiloquio. E' costata al bolognese 500 dollari di ammenda da parte del supervisor che ne ha comminata un'altra di 300 a Cancellotti per il match perso contro Mancini. Gli italiani conducono solo in questa sgradevole classifica. Cane, che aveva dichiarato di non essere sorpreso del successo su Connors 'frutto di un intenso lavoro di preparazione invernale», non trovava di meglio ieri che giustificare la sua sconfitta con il fatto di 'essere stanco mentalmente dopo i primi due turni di gara». Le vittorie su Javier Sanchez e Connors. Troppo poco per essere una giustificazione. Resta, ancora una volta, una grande occasione mancata per andare avanti e progredire in classifica: il tabellone che gli avrebbe opposto Mancini nei quarti non era proibitivo c. r. Singolare, ottavi: Wilander-Filippini 6-4, 6-4; AgenorForget 6-2, 7-5; Mancini-Limberger 6-1, 6-3; Steeb-Canè 6-4, 6-1; Gunnarsson-Kuhnen 7-5, 6-2; Skoff-Jaite 7-5, 76; Perez Roldan-Svensson 6-4, 6-4; Becker-Arrese 6-1, 63. Doppio, quarti: Smid-Woodforde b. Camporese-Narducci 6-3,7-5; Canè-Nargiso b. Becker-Jelen 6-3,6-4.

Luoghi citati: Germania, Montecarlo