La prova generale sarà per il Mundial

La prova generale sarà per il Mundial La prova generale sarà per il Mundial LUSSEMBURGO — I sistemi europeo e giapponese di televisione ad alta definizione (hdtv) si affronteranno, 1' anno prossimo, sui campi di calcio italiani. Anche se soltanto a titolo sperimentale, alcune partite dei mondiali di calcio, che si svolgeranno l'anno prossimo in Italia, verranno trasmesse sfruttando le tecnologie della televisione ad alta definizione (hdtv), sia il sistema europeo Hdtve, sia quello giapponese Muse. Uno dei due sistemi verrà scelto nel novembre 1990, come futura norma mondiale, n ministro Mammi ha ottenuto, dai colleghi dei Dodici la possibilità di sfruttare, perl'hdtv, alcune bande di trasmissione particolari. «Ciò consentirà in tempi brevi — ha spiegato Mammi — l'utilizzazione, nell'attesa di altre soluzioni, di una banda più ristretta, che potrà essere sfruttata per i campionati del mondo di calcio». Mammi ha riconosciuto che anche i giapponesi della Sony avranno la possibilità di trasmettere dai campi di calcio italiani in occasione dei mondiali sfruttando il sistema da essi messo a punto, e che «ciò potrebbe porre un problema*. Secondo Massimo Pini, membro (psi) del comitato di presidenza Iri, il rischio maggiore che si sarebbe corso, se si fosse lasciato il «business» dell'alta definizione alla scelta di singole aziende, sarebbe stato quello dell'eccessiva fretta. Alle nuove tecnologie di trasmissione di immagini è infatti legato lo sviluppo dei satelliti. E per questi premono, a loro volta, soprattutto le grandi multinazionali della pubblicità che vedono la possibilità di un allargamento dei bacini di utenza ben al di là dei confini delle singole nazioni, dove si arresta attualmente la capacità operativa dei ripetitori da terra. • TELECOM — La liberalizzazione nella Cee dei servizi di telecomunicazioni, rischia di essere bloccata per diversi anni: e quanto si rileva a Lussemburgo, in ambienti comunitari informati, dopo la decisione della commissione europea di rinunciare ad imporre ai Dodici, almeno nell'immediato, una «deregulation» quasi totale nel settore. Bruxelles dovrebbe infatti non sfruttare l'articolo del trattato di Roma, la «costituzione» della Cee, che autorizza l'esecutivo Cee a decidere il varo di ima legge in caso di monopolio a 'usivo nei servizi pubblici.

Persone citate: Mammi, Massimo Pini

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Lussemburgo, Roma