Accordo sull'alta definizione la Cee vara la Tv del Duemila

Accordo sull'alta definizione la Cee vara la Tv del Duemila Messa a punto dai Dodici la strategia per lanciare il sistema europeo Accordo sull'alta definizione la Cee vara la Tv del Duemila Risolti anche i problemi (standard e tecnologie) che avevano suscitato incertezza in Italia LUSSEMBURGO — L'Europa parte all'attacco: la strategia per mettere a punto e imporre a livello mondiale il sistema europeo di televisione ad alta definizione (Hdtve) è pronta. D consiglio dei ministri delle Telecomunicazioni della Cee, riuniti in Lussemburgo, ha approvato, all'unanimità, il programma elaborato in merito dal vicepresidente della commissione europea Filippo Maria Panduifì. responsabile per la ricerca e le teleeom. La riunione si svo'.ge sotto la presidenza di turno del ministro spagnolo José Barrionuevo. La del»gazione italiana era guidata da Oscar Mammi, ministro delle Poste e dal sottosegretario Franco Tempestine n ministro Mammi ha dato -una valutazioiie positiva dell'accordo ch.e per l'Italia rappresentava una strada obbligata-. La scelta degli standard e delle tecnologie europee da difendere sul piano aiplomatico e industriale di fronte alla sfida della concorrenza giapponese era. secondo Mammi, l'unica soluzione razionale che si pctesse adottare. Le incertezze erano legate alla necessità di risolvere alcuni problemi come l'ingressu dell'Italia nel direttivo del programma Eureka per la televisione ad alta definizione e migliori condizioni di inserimento per le industrie italiane, tutto questo ovviamente è stato ottenuto. C'era anche un problema della Rai che collabora con i giapponesi, ma, secondo Mammi questo non è un ostacolo, nemmeno se la collaborazione sperimentale dovesse andare avanti. E spetterà soltanto alla Rai deciderlo. Ora che i Dodici appaiono tutti d'accordo (l'Italia aveva, fino a pochi giorni or sono, espresso reticenze per il sistema europeo, preferendo quello giapponese) il più difficile rimane da fare. Occorre convincere le istanze internazionali a scegliere l'Hdtve, che offre numerosi vantaggi (tra cui quello della compatibilità con i sistemi attuali) rispetto alla norma concorrente giapponese «Muse». Il Ccir (Comitato intemazionale di radiodiffusione) si pronuncerà definitivamente in merito nel novembre 1990. Pandolfl, ora che la strategia europea è stata approvata, si è espresso a favore di un dialogo con gli Stati Uniti, a livello sia politico sia industriale. Washington non appoggia più infatti, come fino a qualche mese fa, il sistema giapponese ed è un potenzia¬ le alleato dell'europa. Un piano d'azione sarà predisposto in stretta collaborazione tra stati membri, commissione Cee e tutte le parti interessate, dall'industria del cinema e della televisione agli istituti audiovisivi, alle organizzazioni degli utenti, ai produttori degli impianti elettronici. Il tutto cercando di assicurare la complementarietà con quanto si fa parallelamente in materia in seno ai programmi Eureka. Questi gli obiettivi accetta- ti dai ministri: promuovere a partire dal 1992 l'introduzione dei servizi della televisione ad alta definizione in Europa, incoraggiare l'uso dappertutto nel mondo, fare di tutto affinché l'industria europea sviluppi in tempo utile le tecnologie necessarie per la produzione delle apparecchiature. Far si che l'industria del cinema acquisica capacità, dimensioni ed esperienza necessarie per affrontare la concorrenza mondiale e permettere agli stati membri di apportare ciascuno il proprio contributo culturale. n progetto europeo, sviluppato nell'ambito del progamma tecnologico «Eureka» — è il progetto numero 95 —, è stato elaborato dalla ThornEmi. L'industria italiana era, in un primo tempo, implicata solo marginalmente nel progetto, ma aziende che fanno capo alla Finmeccanica (Selenia spazio, Sgs Thomson) o alla Rei (come la Seleco, già presente nel progetto 95 per gli schermi di grande dimensione) ne faranno ora parte. Si parla, inoltre, di installare uno dei primi studi di tv ad alta definizione a Torino. La norma europea di tv ad alta definizione è un sistema a 1250 linee (il doppio rispetto ai sistemi Pai e Secam), a 50 cicli. Quello giapponese, messo a punto dalla Sony, è un sistema a 1150 linee, a 60 cicli, ed è giudicato dagli esperti di qualità inferiore. Uno degli auspici di Pandolfi — si ricorda in ambienti comunitari — è che la norma europea possa essere sperimentata per i mondiali di calcio, l'anno prossimo, in Italia. Appare comunque sicuro che il sistema di Hdtve verrà utilizzato per le Olimpiadi di Barcellona, nel 1992, in singolare coincidenza con il completamento del mercato unico europeo, e con il 500esimo anniversario della scoperta dell'America. La strategia Pandolfi per l'Hdtve si articola in cinque punti: tecnologia, norme tecniche, apparecchi e programmi, servizi, produzione. r. e. s.

Persone citate: Filippo Maria, Franco Tempestine, José Barrionuevo, Mammi, Oscar Mammi, Pandolfi, Thomson