«Israele e Olp nella Cee»

«Israele e Olp nella Cee» L'iniziativa di 30 parlamentari «Israele e Olp nella Cee» Appello all'Europa: «Non è un'utopia» ROMA — H piano è audace e originale: per uscire dall'impasse in Medio Oriente, trenta parlamentari italiani propongono di offrire a Israele e Palestina la possibilità di diventare Stati membri della Comunità europea. L'idea è adesso al centro di un convegno internazionale al quale partecipano anche osservatori israeliani e palestinesi. -Non so se camminerà-, ha detto l'on. Flaminio Piccoli, presidente della commissione Esteri, aprendo i lavori. -Ma sicuramente porterà il tema a quell'altezza di scelle che oggi s'impone-. La proposta, inizialmente formulata dall'on. Raniero La Valle, è stata discussa e messa a punto dal gruppo interparlamentare di lavoro per la pace. Per introdurre una nuova variabile nell'insolubile equazione del Medio Oriente, spiega La Valle, la Cee dovrebbe mettere a disposizione le proprie istituzioni in modo da permettere a Israele e al nascente Stato della Palestina -di convivere in più ampi confini, anziché stretti in un abbraccio mortale-. Nella sala del convegno, accanto al tavolo della presidenza, c'era ieri un olivo fatto portare dalla Palestina, per ricordare che se i popoli in questione sono due, la terra è una sola. La proposta di La Valle e degli altri parlamentari italiani parte proprio da questo presupposto: -L'unica prospettiva realistica e che due Stati convivano su una stessa terra-. Se questa soluzione sembra ormai accettata da parte dell'Olp. continua ad essere respinta non solo dagli israeliani ma anche dagli Stati Uniti. Perché, allora, avanzare una proposta certo suggestiva ma francamente utopistica? -Sappiamo che manca di realismo — risponde La Valle — ma l'avanziamo lo stesso. E non come utopia, ma come proposta politica. Ci appelliamo infatti ad. un realismo ancora maggiore-. E questo «nuovo realismo» prende spunto dagli enormi mutamenti che stanno avvenendo in campo internazionale. 'Chi avrebbe immaginato solo pochi anni fa quello che sta succedendo in Urss? Chi avrebbe potuto prevedere lo smantellamento dei missili, il ritiro dall'Afghanistan, il disarmo dei contras e perfino l'apertura di Reagan all'Olp? Tutte le strutture geopolitiche usciranno profondamente trasformale da questa fase. Per questo è realistico puntare sulla novità-. L'articolo 237 del Trattato di Roma del 1957 prevede l'entrata nella Cee solo per Stati europei. Come sarebbe possibile, sul piano giuridico, accettare la propostz dei parlamentari italiani? n prof. Luigi Ferrari Bravo, docente di diritto internazionale all'università «La Sapienza» di Roma, sostiene che un appiglio c'è e che -non si tratta né di fantapolitica né di fantagiurisprudenza-. L'appiglio consisterebbe nel dare all'art. 237 un'interpretazione più elastica, senza limitarla alla geografia ma ampliandola alla cultura europea e al retaggio storico del Vecchio Continente. -Del resto — dice Ferrari Bravo — si parla già da tempo e in termini molto concreti di una eventuale entrata nella Cee della Turchia, Paese che solo in piccolissima parte può essere consideralo europeo se ci si limi:a alla geografia-. a. d. r.

Persone citate: Ferrari Bravo, Flaminio Piccoli, La Valle, Luigi Ferrari, Palestina, Raniero La Valle, Reagan