«Scoperto l'anti-Aids? Presto per dirlo» di Anna Langone

«Scoperto l'anti-Aids? Presto per dirlo» Lo scienziato americano Robert Gallo in Puglia parla dei test per un nuovo farmaco «Scoperto l'anti-Aids? Presto per dirlo» FOGGIA — Robert Gallo, lo scienziato di Wate»bury (Connecticut) che con il parigino Montaigner isolò nell'82 l'Hiv, il virus dell'Aids, in questi giorni è ospite del laboratorio «Pignatelli» di Lecce. Gallo porterà domani ad un simposio i risultati degli esperimenti compiuti nel laboratorio di biologia delle cellule tumorali dell'istituto del cancro di Bethesda, nel Maryland, che dirige. Giunge in Italia quando non si sono ancora spenti i clamori dell'annuncio, dato da una sua collaboratrice in un convegno a Pechino, della scoperta di una nuova sostanza efficace contro il virus dell'Aids: l'antisenso. Il professor Gallo minimizza: «E' soltanto un'informazione scientifica, per ora è una buona idea per la terapia di molte malattie, la maggior parte di tipo virale, e per alcuni tipi di tumore, per i quali è possibile sfruttare la possibilità, con l'antisenso, di bloccare la replicazione del virus-. E' insomma presto per dire se l'antisenso funzionerà contro l'Aids: di certo è efficace in laboratorio, ma non c'è nulla di applicativo sugli animali. In termini tecnici, bisognerà superare la fase farmacologica, cioè fare le prove di tossicità, per poi passare alla sperimentazione su cavie e, infine, sugli uomini. «Quanto ci vorrà? Mesi, forse anni — è la risposta —, è tutto da verificare-. Intanto il 'principio di funzionamento" dell'antisenso continua a sollevare in Italia entusiasmi e speranze. A ricostruirlo è il dottor Oliviero Vamier, che insieme ai colleghi dell'istituto di microbiologia dell'università di Genova collabora con il professor Gallo e 16 segue in quésto suo viaggio.', -<.- • : • -L'antisenso — dice — agisce copiando il Rna (acido ribonucleico), che costituisce il patrimonio genetico del virus dell'Aids. Mettendo l'antisenso in un gene dell'Aids che regola la replicazione del virus, si blocca il processo di riproduzione». Dalla cittadella universitaria del Maryland ad un paesino del subappennino dauno. Celenza Valfortore. 2500 abitanti, un'economia basata sull'agricoltura e un passato di forte emigrazione: e questa l'altra ragione che ha portato Robert Gallo e la moglie Mary Jane in Italia. Ma prima dei ricordi, per Gallo vengono gli interessi scientifici. Cosi ieri ha parlato anche di un «mistero» del Salento: «Questa sembra essere una zona endemica per un particolare virus che colpisce l'uomo. Lo stesso virus, ad esempio in Giappone, provoca la leucemia. Qui invece l'incidenza di questa malattia e molto bassa: e un fenomeno da analizzare. Potrebbe trattarsi di un virus che si è adattato in questa zona senza produrre patologie. Come se gli abitanti si fossero abituali a lui-. A Celenza sono nati i nonni materni dello scienziato, Nicola Cianciulli e Maria Filippa Laccone. e la madre del professor Gallo, Luisa Cianciulli. ora ottantenne, nata in America, ha sempre pregato il figlio di recarsi in visita ai parenti foggiani. Il desiderio della donna si è realizzato ieri, quando Gallo è stato accolto da un paese vestito a festa. All'ingresso, ad attenderlo, insieme al sindaco Mario Vitarelli, le chiavi del paese e una cittadinanza onoraria conferita in pompa magna. L'abbraccio alla cugina di secondo grado Luisa Cianciulli e a tutti gli altri parenti è avvenuto in una casupola a pianterreno a due passi dalla piazza. Poi lo spazio per i ricordi, che per Robert Gallo sono fatti nelle chiacchierate nella casa della nonna, quando dopo cena Maria Filippa e le zie (due delle quali. Maria e Giuseppina, lo hanno seguito in questo viaggio) parlavano di Celenza e rivivevano le consuetudini paesane. Scandendo le parole in inglese, trova spazio anche la commozione: -E' un'accoglienza al di la di ogni previsione-. dice. Tra i documenti raccolti pazientemente dagli studenti della scuola media, un po' tesi mentre aspettano di incontrarlo, una lettera della signora Luisa, indirizzata alla cugina di Celenza. In parole semplici la spiegazione della vocazione del figlio -credo che siano stale le preghiere della sorella Judy, morta di leucemia a 7 anni. Sul letto di morte esorto il fratello a fare delle ricerche...». Anna Langone