Madre contro madre, per amore di Fulvia Caprara
Madre contro madre, per amore Parla Barbara De Rossi protagonista del film tv di Valerti domenica su Raiuno Madre contro madre, per amore Una figlia contesa tra la mamma naturale, argentina, e quella adottiva (interpretata da Sonia Petrovna) - La storia è tratta da un fatto di cronaca accaduto negli anni dei «desaparecidos» • Dice l'attrice: «Sul set ho provato grandi emozioni» ROMA — Due donne si contendono una bambina nel film di Tonino Valerii Due madri in onda su Raiuno alle 20,30 di domenica prossima. Barbara De Rossi è la madre naturale, un'argentina perseguitata per motivi politici che durante la dittatura è stata arrestata e quindi costretta ad abbandonare la figlia; Sonia Petrovna è quella adottiva, una ricca signora borghese che non può restare incinta e perciò decide con il marito di ricorrere all'adozione. Intorno allo scontro di queste due diverse maternità si sviluppa la storia scritta da Ugo Pirro. Massimo Russo e Marta Prandi sulla base delle vicende reali narrate nel volume Nìtrica mas (Mai più), raccolta di documenti e testimonianze sugli orrori vissuti in Argentina durante ii periodo della dittatura. Il film, scritto nell'87 e realizzato un anno dopo, e stato finalmente programmato proprio in considerazione della grande attualità del tema: la storia della piccola filippina Serena, quella della ragazza di colore Leonie e ancora tante altre sulle pagine dei giornali di questi ultimi mesi hanno fatto molto parlare dei vari e compie1" si problemi legati al procedii.lento dell'adozio¬ ne. E hanno anche indicato in modo incisivo la necessità di rivedere le leggi che regolano le adozioni, soprattutto per quello che riguarda i controlli presso la famiglia d'origine. Dice l'go Pirro: 'Il film Iratla di un'adozione fatta in perfetta legalità e proprio per questo mette in maggiore evidenza il tema della doppia maternità, della necessità cioè di stabilire chi è la madre, nella consapevolezza che non può dirsi tale solo colei che genera. In Argentina si sono consumate molte tragedie del tipo descrìtto nel film, sono stati distrutti documenti per rendere impossibile la ricerca dei figli da parte dei genitori scampati al carcere e alle torture, si è creato un movimento di nonne partite dal loro paese alla ricerca di nipoti scompars' D'altro canto in Italia, come negli altri Paesi industrializzati, la tendenza dominante all'aumento della sterilità, con la conseguenza di un maggior numero di adozioni, darà grande peso in futuro a que¬ sti temi. Questioni enormi, che non possono essere risolte semplicemente con la sentenza di un giudice». Due madri, prodotto dalla Plurivislon per Raiuno e interpretato anche da Gianni Oarko, nei panni dell'impacciato padre adottivo della bimba Pilar, è stato trasmesso un mese fa in Francia, su Antenne 2, ed ha riscosso un ottimo successo. Quasi sicuramente il film sarà venduto alla Germania e forse anche alla Spagna. Alla conferenza stampa di presentazione, in Viale Mazzini, Barbara De Rossi ha raccontato di aver interpretato con grande partecipazione il ruolo di Dolores, la madre naturale di Pilar. «Ho sempre sentito molto il problema delle donne che non possono avere figli e mi sono sempre piaciute quelle che pur avendone di propri, decidono di adottarne altri. Ami ho deciso che, oltre ad avere al più presto un figlio mio, cercherò di fare anche io in questo modo. Sul set ho provato grandi emozioni e con la bimba, che è francese e si chiama Sabine Mazlo, ho instaurato un rapporto molto bello, speciale. Oggi poi, rivedendo le immagini girate, mi sono commossa e a un certo punto non ho più saputo per quale delle due madri fare il tifo-. Abbronzata, in gran forma, giacca a quadri e scarpette da ginnastica con calzini bianchi, la De Rossi ha annunciato di avere di recente realizzato uno dei suoi più vecchi desideri professionali. -Finalmente ho interpretato il mio primo ruolo brillante: nel film L'orchestre rouge di Jacques Rouffio, ambientato negli Anni 40 e tratto da un romanzo di spionaggio, ho la parte di Georgine, l'amante un po' folle di una spia russa, una che mette sempre in secondo piano le tragedie, un personaggio alla Mei Brooks inserito in un contesto serio. Mi sono trovata benissimo in questo ruolo per me così insolito e anzi il regista mi ha chiesto come mai io sia stata finora sempre utilizzata per parti drammatiche". Nell'orizzonte professionale della De Rossi, che ha appena finito di lavorare nel film di Lodovico Gasparini Oggi ho vinto anch'io, c'è anche una seconda prima volta: un debutto in teatro, per ora tutto da definire, probabilmente con un regista importante e su un palcoscenico romano. Stavolta, però, la De Rossi dovrà tornare drammatica. Fulvia Caprara ni La piccola Sabine Ma/lo e Barbara De Rossi nel film sceneggiato da Pirro, Russo e Marta Prandi
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