Van Basten tiene a galla l'Olanda

Van Basten tiene a galla l'Olanda I tedeschi sfiorano la vittoria a Rotterdam nella delicata sfida per i mondiali Van Basten tiene a galla l'Olanda La Germania di Matthaeus, in vantaggio nella ripresa con Riedle, manca il raddoppio ed è subito castigata - Trenta arrestati, ventidue feriti DAL NOSTRO INVIATO ROTTERDAM — Con un abbraccio all'italiana è sfumata anche questa partita dell'anno. Olanda e Germania fanno un passo verso i Mondiali del '90, grazie a uno dei due grandi assenti della serata, Marco Van Basten. L'altro, a lungo e a ragione invocato dalla folla, era Ruud Gullit. L'eroe degli Europei non era infortunato come il compagno ma, per ottantasei interminabili minuti, nessuno si è accorto che fosse in campo. Perfino i difensori tedeschi avevano preso a ignorarlo. Errore imperdonabile, perchè all'87' Van Basten ha trovato la zampata, anzi il tocco del fuoriclasse, deviando su tiracelo di Ronald Koeman il pallone dell'1-1. Erano trascorsi ventuno minuti dal gol di Riedle. uno dal possibile 2-0 mancato da Moller, e l'Olanda scacciava la paura di una concreta rinuncia ai Mondiali. Ora, comunque vada, è molto probabile che i campioni d'Europa e i vicecampioni del Mondo-arrivino assieme in Italia. Si qualifica direttamente la prima, ma l'altra ha grandi chances di essere rispescata insieme alla seconda del girone dell'Inghilterra o della Romania. Pareggio doveva essere e pareggio è stato. Ma il patto, neppure tanto tacito, di non aggressione tra le due potenze andava all'aria al 68' col gol di Riedle, il primo tiro in porta dei tedeschi. A quel punto, saltati tutti gli accordi, agli olandesi rimaneva l'atroce impressione di essere stati ancora una volta befati dai tedeschi, un classico. Ci pensava infine Van Basten, diventato in un secondo l'eroe della serata, dopo esserne stato il peggior protagonista. Ma a questa compagnia di tulipani appassiti serve al più presto il miglior Gullit. Contro i campioni europei così male in arnese, la Germania ha sfiorato la vittoria e il suo torto è forse di non averci creduto. La cronaca. Dopo gli inni, un minuto di silenzio per le vittime di Sheffield. Qualche cretino continua a urlare slogan. Molti imbecilli hanno percorso già il pomeriggio olandese, dall'Aja a Rotterdam, seminando auto incendiate, vetrine e teste rotte, negozi saccheggiati. Alla One 30 arrestati, 22 feriti, uno dei quali ricoverato per una coltellata. Il Feyenoord Stadion, comunque, ha una coreografia bellissima, scoppia di arancione come i campi di tulipani in questa stagione. Sono quasi sessantamila, record di presenze e incasso. Ma la partita dell'anno, almeno nella prima parte, non sarà degna della cornice. Già a leggere le formazioni spuntate affiora il sospetto di un armistizio, n derby «anticipato» sembra impostato alla Trapattoni. Lìbregts toglie al centrocampo i pezzi da novanta Koeman e Rijkaard e li regala alla difesa, il milanista si incolla a Voeller, mentre Riedle è controllato da Van Tiggelen. A creare il gioco dei tulipani è una compagnia di ragionieri con il fatuo Winter al posto del grande assente Gullit. Unica eccezione il genialoide Vanenburg, che sulla fascia destra inventa le poche azioni degne di nota dei campioni d'Europa e dà parecchio filo da torcere a Brehme. La Germania, pure priva di Augenthaler, sostituito nel ruolo di libero dal veronese Berthold, appare dall'inizio assai più quadrata. Ma il gran mulinare a centrocampo non produrrà neanche un tiro in porta. Meglio cosi, perchè il portiere Hiele, preferito all'ultimo a Snelders per ragioni di geopolitica (è l'unico del Feyenoord), ha l'agilità di una colonna. Nell'Olanda fa tutto Vanenburg. n «brasiliano» del Psv ci prova di testa (8'), di piede (21'), e infine di tacco, servendo al 33' un ottimo assist a Rijkaard. Ma il risultato più efficace Vanenburg lo ottiene di gomito, mettendo ko alla mezz'ora Voeller, che pochi minuti dopo cederà il posto a Klinsmann. E siamo così al terzo interista, contro due milanisti. Ma questo derby continua a essere fasullo. Non succede più nulla fino al riposo. La ripresa comincia sulle stesse dolenti note. Le squa¬ dre si compattano ancora di più a centrocampo. L'affollamento è tale che a Matthaeus scappa qualche calcione. Fredriksson gli sventola il cartellino giallo. Al 53', visto che di tiri delle punte non se ne parla, ci prova Van Aerle e per poco il suo tiro angolatissimo non infila Illgner, l'altro statuario portiere in campo. I tifosi Invocano Gullit. L'Olanda è un panetto di burro e quando i tedeschi si decidono ad affondare la lama vanno subito in gol. E' il 68. La punizione di Moller è stupenda, come l'incornata di Riedle. Comincia per gli olandesi un incubo lungo venti minuti, fino alla enorme occasione bruciata ancora da Moeller. Giusto un minuto prima del risveglio di Van Basten, destinato a essere comunque il salvatore della patria. Tutti felici e contenti dunque, verso l'Italia. L'Italia del Novanta, ma anche quella di domenica, di un derby che promette e forse manterrà uno spettacolo migliore. Curzio Maltese 1-1 Olanda: Hiele 5,5; Van Aerle 6, Van Tiggelen 6; R. Koeman 6, Rijkaard 6, Hofkens 5 (85' Rutjes sv); Vanenburg 7, E. Koeman 6, Van Basten 5,5, Winter 5, Huistra 5 (74' Roy sv). Gennania Ovest: Illgner 5,5; Berthold 6,5, Brehme 6,5; Kohler 6 (74' Rolff sv), Reuter 6, Buchwald 6; Riedle 6,5, Moeller 6,5, Voeller 6 (33' Klinsmann 6), Matthaeus 7, Hassler 6. Arbitro: Fredriksson (Svezia) 6,5 Reti: 68' Riedle, 87' Van Basten. • Classifica: Olanda e Germania punti 4 (3 partite), Galles e Finlandia 1 (2).