Alitalia, vince Prodi

Alitalia, vince Prodi Verri resta presidente, Bisignani nuovo amministratore delegato Alitalia, vince Prodi II nuovo vertice designato ieri dalPIri - Pavolini direttore generale - Santuz: «Una scelta di rilancio» Ora via al riassetto tra molti problemi ROMA — Carlo Verri resta presidente. Sono azzerati i vecchi amministratori delegati, Maurizio Maspes e Luciano Sartoretti. All'Alitalia c'è stata un'altra scossa che comporta un radicale cambiamento: il vertice che gestirà la compagnia di bandiera per i prossimi tre anni è stato designato ieri mattina all'unanimità dal comitato di presidenza dell'Ir! n nuovo corso si identifica in .due nomi, oltre quello di Verri, Insediatosi l'estate scorsa. Diventa unico amministratore delegato Giovanni Bisignani, 43 anni, finora direttore estero dell'In. Diventa direttore generale, carica che prima non esisteva, Ferruccio Pavolini, uno dei quattro direttori centrali e da 33 anni in azienda. Verri e Bisignani saranno eletti il 10 maggio dall'assemblea della società, Pavolini verrà nominato dal consiglio di amministrazione, profondamente rinnovato. La troika che guiderà l'Alitalia è stata concepita e voluta a tutti i costi da Romano Prodi, presidente dell'iti. Dopo la riunione del comitato di presidenza Prodi è apparso molto soddisfatto: «Abbiamo cercalo di volare allo» ha commentato sorridendo. I problemi che Incombono sono tanti: la qualità del servizio, la congestione del traffico aereo, la maggiore concorrenza internazionale, la forte conflittualità sindacale. •Le designazioni sono da apprezzare pienamente in primo luogo per la loro caratterizzazione professionale, essenziale per ridare slancio e capacità operativa alla compagnia di bandiera» ha sottolineato Giorgio Santuz, ministro democristiano del Trasporti. Anche dai partiti sono arrivati giudizi positivi. Per il liberale Alfredo Biondi, vicepresidente della Camera, •Prodi ha fatto di testa sua imponendo dei tecnici senza tessere». Lucio Libertini, responsabile trasporti del pei, parla di «successo di Prodi e insieme del buon senso». Il socialista Biagio Marzo, presidente della commissione bicamerale delle Partecipazioni statali, da sempre poco propenso a valutare favorevolmente le mosse di Prodi, ha rilevato che c'è «un vertice nuovo che deve impegnarsi affinchè la nostra compagnia di bandiera possa essere compettiva e moderna'. La svolta è profonda, l'epoca di Nordio è ora davvero finita. Verri ha ricevuto la notizia della riconferma a Milano, dove ha partecipato alla presentazione del libro del presidente della Sas, Jan Carlzon, «La piramide rovesciata». Adesso, attende di avere tutti i poteri per gestire l'azienda: -Io non chiedo di definire i confini dei miei poteri, ma di poter operare per realizzare il piano di ristrutturazione predisposto dal management dell'Alitalia». Secondo Verri «l'Italia è un Paese dove, quando gli aerei volano, è un miracolo» visto che ben sette ministeri e dodici direzioni generali si occupano di trasporto aereo. Verri ha ereditato da Nordio la funzione di coordinatore dei due amministratori delegati, espressione della passata gestione, e l'azienda ha rischiato la paralisi. Ha progettato una nuova organizzazione: in testa il presidente, vero numero uno, poi amministratore delegato e direttore generale. L'affollata dirigenza di oggi (oltre al 4 direttori centrali, ci sono numerosi direttori) dovrebbe essere snellita. La riorganizzazione è stata osteggiata dalla vecchia guardia. Verri ha conosciuto momenti difficili, settori della de legati al segretario Arnaldo Forlani hanno sostenuto uno dei due amministratori delegati, Maspes. Alla fine Verri ce l'ha fatta. H presidente compirà 50 anni a giugno, è stato amministratore delegato della Zanussi, ha lavorato alla Rlv-Skf e al l'Indesit. Bisignani ha tratta to per otto anni tutti gli affari internazionali dell'Ili, dai più spinosi come la contesa per il porto di B andar Abbas, ai più fortunati. Pavolini, 59 anni, ha cominciato dalla manutenzione e ha fondato l'Ati; entrerà nel consiglio di amministrazione e nel comitato esecutivo. r. ipp.

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