Ora Bush è sicuro: Gorbaciov è saldo

Ora Bush è sicuro: Gorbaciov è saldo Ora Bush è sicuro: Gorbaciov è saldo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — La ristrutturazione del comitato centrale del pcus ha convinto Bush che Gorbaciov ha il pieno controllo del Cremlino e che è giunto il momento di avviare un dialogo «nuovo» Usa-Urss. Al centro del dialogo non ci sarà il disarmo, come accadde con Reagan, ma la democratizzazione dell'Europa orientale, col suo riavvicinamento ai Paesi occidentali, nonché la soluzione delle crisi regionali più gravi n segretario di Stato Baker nella sua visita al ministro degli Esteri sovietico Shevardnadze a Mosca, il mese prossimo, chiederà una più esplicita accettazione del libero mercato e del pluralismo politico da parte dei regimi comunisti. Il disarmo verrà di conseguenza. Lo ha indicato ieri un alto funzionario della Casa Bianca, mentre Bush era in visita all'ex presidente Reagan a Los Angeles, proprio per discutere di Gorbaciov. n funzionario, che ha chiesto l'anonimato, ha aggiunto che Bush «lancerà al leader del Cremlino la sfida a vivere in una comune casa europea prendendo atto del trionfo dei valori occidentali", n Dipartimento di Stato ha espresso analogo concetto in maniera assai più ambigua: 'Drammatici cambiamenti — ha detto il portavoce la signora Tutwiler — sono in corso nel sistema politico e nella società sovietici, e noi li seguiamo con grande interesse. La riunione del comitato centrale a Mosca è solo il loro esempio più recente. Ci auguriamo che i cambiamenti portino al rafforzamento del processo di riforma dell'Urss verso una maggiore democrazia e libertà». Il sovietologo Jerry Hough, della Brookings Institution, il serbatoio di cervelli del partito democratico, ha com- mentato: «Gorbaciov ha consolidato il proprio potere a un punto tale da poter procedere a una ristrutturazione ancora più radicale dell'economia e dei quadri del partito». Hough ha auspicato che Bush «rompa davvero gli indugi e apra il dialogo col leader del Cremlino». TJ sovietologo ha aggiunto che «tutto punta ad alcune iniziative del presidente nell'Est europeo per accentuarne la diversità da Mosca, aiuti e visite alla Polonia e all'Ungheria per esempio, i Paesi più avanti nel nuovo corso». «Ma nel momento in cui Bush si propone di farla finita con la divisione dell'Europa in due, ossia con Yalta — ha concluso — egli non può mettere il disarmo in secondo piano, anzi con esso deve dare garanzie concrete di pace a Gorbaciov: Al termine del colloquio a Los Angeles, Bush ha rifiutato di svelare quali consigli gli abbia dato Reagan. «Abbiamo parlato della Nato e dell'Europa», ha detto. Sembra che Bush abbia manifestato il timore di una frattura nelT Alleanza Atlantica a causa dell'insistenza della Germania sui negoziati sulla riduzione delle armi tattiche, e abbia deprecato quella che considera l'eccessiva disponibilità degli alleati europei nei confronti di Gorbaciov. Secondo la Casa Bianca, Reagan avrebbe esortato il suo successore a mantenere la Nato unita e gli Stati Uniti ben armati per negoziare con l'Urss da posizione di forza, ma lo avrebbe anche esortato a impegnare costruttivamente Gorbaciov su quanti più fronti possibili, ribadendogli la convinzione che si tratta di un leader sovietico -completamente diverso da tutti quelli che lo hanno preceduto: e. c.