Governo, sfiorata la crisi di S. Lepri

Governo, sfiorata la crisi Ticket: De Mita aveva minacciato di dimettersi dopo l'ultimatum psi Governo, sfiorata la crisi I socialisti pretendevano prima dell'accordo un incontro con i sindacati - In serata raggiunta un'intesa «con riserva» - Oggi il Consiglio dei ministri vara le modifiche al decreto ROMA — Governo a un passo dalla crisi per lo scontro sui ticket. L'ultima «spallata» è arrivata ieri mattina dal psi. Poco prima della decisiva riunione della commissione Affari sociali della Camera, che doveva varare gli emendamenti al decreto, il capogruppo socialista Nicola Capila ha dettato l'ultimatum a De Mita: niente modifiche senza un preventivo incontro tra governo e sindacati, per cercare di evitare lo sciopero generale. Una 'pregiudiziale politica- che rischiava di far saltare il governo. De Mita — ha spiegato a Capria il ministro per i rapporti con il Parlamento, Mattarella — avrebbe preso atto del venir meno di una maggioranza e si sarebbe dimesso. Sono scattate così frenetiche consultazioni. Il presidente del Consiglio ha telefonato al segretario della de, Arnaldo Forlani, e quest'ultimo a Bettino Craxi. Senza un parziale ripensamento del psi, ha detto in sostanza Forlani al segretario socialista, De Mita avrebbe aperto la crisi. E il «no» secco dei socialisti è diventato una "approvazione con riserva-. Quanto bastava al presidente del Consiglio. In serata la commissione Affari sociali ha avuto così il via libera per approvare le modifiche al decreto sui ti¬ cket, che saranno varate oggi dal Consiglio dei ministri. In caso di ricovero in ospedale si pagheranno, dal 1° maggio, 10 mila lire al giorno per un massimo di dieci giorni e viene comunque stabilito un tetto di 200 mila lire annue per più ricoveri. Saranno esentati dal pagamento i pensionati e i loro familiari, con un reddito lordo di 16 milioni all'anno, esclusa la prima casa, che sale a 22 se il coniuge è a carico. Esenzione anche per i cittadini a cui sia riconosciuto «lo stato di povertà». Il ticket sulle analisi sarà calcolato in base al 30% del costo, fino a un massimo di 30 mila lire per ogni «branca specialistica» e 60 mila per più analisi diverse. Cresce da 2000 a 3000 lire il ticket sulla ricetta mentre la quota massima per i farmaci si dimezza (da 40 mila lire a 20 mila). Un accordo fragile, raggiunto a fatica. La situazione nella maggioranza resta molto tesa e la conferma arriva dalle dichiarazioni degli esponenti socialisti. Dopo l'intervista a La Stampa del ministro del Lavoro Rino Formica, anche il vicesegretario socialista Claudio Martelli parla di "governo che si sta consumando- e di ricorso alle elezioni politiche anticipate. (A pagina 2 i servizi di S. Lepri e P. Passarini ).

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