«I nonni? Girano il mondo in vela»
«I nonni? Girano il mondo in vela» Due sessantenni di Palermo ritentano l'avventura riuscita tre anni fa «I nonni? Girano il mondo in vela» dal nostro corrispondente PALERMO — Più di sessantanni, con uno stuolo di figli e di nipoti a salutarli sul molo, l'ingegner Sergio Albeggiai e la moglie Licia sono salpati per il loro secondo giro del mondo in barca a vela (la prima avventura risale a tre anni fa ). un ketch di undici metri, che si chiama «Lisca Bianca». Un abbraccio alla coppia Albeggiani l'hanno dato anche il sindaco, Leoluca Orlando, e il sottosegretario alle Finanze, Stefano De Luca, eccellente velista per hobby. Il «Lisca Bianca» sarà un ambasciatore della Sicilia nei Paesi più lontani, soprattutto nelle isole polinesiane di cui gli Albeggiani sono innamorati (-Le più belle sono le Marshall nei mari australi-, assicurano). Le vele, che misurano settanta metri quadrati, sono gialle e rosse, con in mezzo stampigliata un'aquila, cioè i colori e il simbolo del Comune di Palermo, che le ha donate alla coppia a titolo di sponsorizzazione. Il motore di 90 cavalli l'hanno offerto invece l'assessorato regionale al Turismo e l'Azienda provinciale per l'incremento turistico. La cambusa invece è «dono propagandistico» dell'omonima casa vitivinicola. A bordo, di italiano e soprattutto di siciliano, non manca quasi niente: olio, vino, spaghetti, anche i pinoli e l'uva passa indispensabili per preparare la pasta con le sarde, la più classica delle pietanze siciliane che gli Albeggiani si propongono di offrire agli ospiti di riguardo che inviteranno. A quando il rientro? «E chi lo sa?-, hanno risposto i nonni-navigatori che in barba all'anagrafe hanno fisico e mente da giovanissimi e che sprizzano energia da tutti i pori. Sergio e Licia Albeggiani hanno spiegato che «il fascino delle terre lontane potrebbe anche convincerci a trattenerci a lungo via da Palermo. A lungo e forse per sempre-, «Partiamo — ha aggiunto l'ingegnere — per non perdere la dimensione umana, per essere felici e in sintonia con noi stessi". In pensione, senza assilli economici, una moglie adorabile che condivide la sua passione per il mare, figli e nipoti che comprendono la sua sete di avventura, capitan Albeggiani è più che sicuro di sé. Ha paura? • Macché. A pensarci bette, del resto il pericolo è dovunque-. Ieri, poco prima di mezzo¬ giorno, la partenza da Porticello, il porto peschereccio a dieci chilometri da Palermo, dove il «Lisca Bianca» fu varato e dov'è stato tenuto negli ultimi dieci mesi per lavori alla carena nel cantiere «Treviso». Festoso il suono delle sirene degli altri natanti, una decina dei quali hanno accompagnato il ketch sin fuori della rada, fra gli applausi scroscianti di oltre un migliaio di persone e «tifosi». Il due alberi è diventato un puntino, finché è sparito all'orizzonte diretto a Ibiza, come prima tappa, e quindi alle Canarie, a Capo Verde (entro fine giugno) e ancora in Sud America. Poi verso l'Oceano Pacifico. Il piano di navigazione prevede il ritorno attraverso il Sudafrica dopo aver doppiato il Capo di Buona Speranza. a. r.
Persone citate: Leoluca Orlando, Licia Albeggiani, Sergio Albeggiai, Stefano De Luca
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