Usa-Germania, alleanza allo sbando

Usa-Germania, alleanza allo sbando Bonn cerca consensi sul rinvio dell'ammodernamento dei missili corti, Washington non cede Usa-Germania, alleanza allo sbando Frenetica attività diplomatica in vista del vertice atlantico di fine maggio -1 tedeschi insistono sulla necessità di non disturbare l'attuale clima di distensione Est-Ovest - La Thatcher: «Non credo che vorranno davvero mettere a repentaglio la sicurezza occidentale» «Ritiriamo 4 mila soldati Usa» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Washington teme che l'offensiva di pace di Gorbaciov in Europa possa raggiungere quello che essa considera l'obiettivo nascosto del Cremlino, lo sfaldamento della Nato, e che la Germania Federale possa trasformarsi senza volerlo nel cuneo sovietico nell'Alleanza Atlantica. I colloqui di lunedi tra il segretario di Stato Baker e il capo del Pentagono Cheney da un lato e il ministro degli Esteri tedesco Genscher e quello della Difesa, Stoltenberg, dall'altro, colloqui estremamente tesi e durati ben quattro ore, hanno causato una spaccatura nell'asse portante della Nato Washington-Bonn. Il presidente Bush ha rivolto un accorato appello al premier inglese, signora Thatcher, affinché intervenga di persona presso Kohl. e lo induca a riallinearsi: -L'Alleanza Atlantica — le ha detto — non può incominciare a scioglierti proprio nel suo quarantesimo anniversario, mentre scoppia la pace'. Secondo il Dipartimento di Stato, la richi?3tu tedesca che gli Usa negozino con l'Urss la riduzione del'e anni tattiche in Europa, i missili nucleari con sfittata sotto i 500 chilometri, ha già ottenuto l'appoggio della Norvegia, della Danimarca, del Belgio e del1 Olanda. L'America e l'Inghilterra, che l'hanno seccamente respinta, temono che >jssa inconi.fi xiire adesioni nell'ambito della Nato. Sulla snia della battaglia dell'altro ieri tra Baker e Gensch°r, il Dipartimento di Stato ha ieri T'asciato dicliiararàoni furenti. -I sovietici vogliono denuclearizzare l'Europa, togliendoci ogni capacità di reazione limitata-, ha ammonito il portavoco, la signora Tutwiler. -L'equilibrio delle forze in Europa dipende dalle armi tattiche, data l'enorme superiorità sovietica nelle armi convenzionali. Ma nell'ultimo quinquennio, l'Urss ha aumentato il numero dei suoi missili a breve raggio e li ha tutti modernizzati'. Presentando il bilancio della Difesa del '90 al Congresso, il segretario Cheney ha insistito sulla necessità di ammodernare le armi tattiche della Nato, cioè di sostituire 88 nuovi Lance con gittata di 480 chilometri a quelli vecchi, in risposta alle azioni sovietiche. Cheney ha annunciato il ritiro di 4 mila soldati Usa dall'Europa, ma ha ammonito che è una conseguenza dell'eliminazione delle armi di teatro, i missili a medio raggio, che si • trattava di personale addetto a esse, e che »gli Usa non ri■ chiameranno altri militari'. Il capo del Pentagono ha elogiato Gorbaciov, ma non ha escluso che egli debba mutare rotta l'usando ad esempio la forza nell'Est europeo-) o che venga rovesciato. 'Non abbiamo il lusso di presumere che la linea di Gorbaciov sia immutabile ed eterna — ha concluso Cheney —: dobbiamo essere estremamente cauti, rafforzare le difese alleate, non illuderci che la guerra fredda sia finita'. In risposta alle domande dei giornalisti, il portavoce del Dipartimento di Stato ha dichiarato che 'le discussioni tra gli Usa e la Germania continueranno, e che il vertice della Nato a Bruxelles alla fine dì maggio avrà successo anche se esse non sararino ancora state terminate'. Ma è chiaro che i contrasti tra Washington e Bonn vanno oltre le armi di teatro, attingono al gorbaciovismo e ai rapporti Est-Ovest. Cheney, l'unico a parlarne pubblicamente, ha insistito che la tesi della Germania che la minaccia sovietica sia diminuita -è un grossolano errore di interpretazione della realtà dell'Urss'. -Non si può abbracciare ogni iniziativa di pace del mese di Gorbaciov — ha detto sarcasticamente — non dimentichiamo che l'Urss ha già installato missili intercontinentali SS25 al posto degli eliminati SS20 a medio raggio'. Fonti vicine al Dipartimento di Stato hanno svelato due drammatici retroscena della visita di Genscher e Stoltenberg a Washington. Dopo la riunione del Consiglio Atlantico a Bruxelles, Gorbaciov avrebbe comunicato a Bonn che senza un soliecito avvio dei negoziati sulla riduzione delle armi tattiche egli non riuscirebbe più a tenere sotto controllo i falchi del partito e delle forze armate. Il leader del Cremlino avrebbe chiesto un'apertura che aumenti il suo prestigio e il suo potere nell'Urss. In una riunione di Gabinetto giovedì sera a Bonn, Genscher si sarebbe schierato dalla sua parte, insistendo con Kohl sul punto che il disarmo tattico è voluto anche dall'elettorato tedesco. Kohl avrebbe allora telefonato a Bush, che gli avrebbe risposto: -Manda pure Genscher, ma non lo riceverò'. Ennio Carette