C'è un mistero in quella Ferrari

C'è un mistero in quella Ferrari Esaminati ieri i resti della vettura con cui Berger è uscito di pista a Imola C'è un mistero in quella Ferrari I primi esami non hanno chiarito le cause del terribile incidente di domenica nel G. P. di San Marino - Soltanto Mansell a Montecarlo DAL NOSTRO INVIATO IMOLA — I resti della vettura di Berger sono stati esaminati ieri dallo staff tecnico della Ferrari nel reparto corse. Cesare Fiorio, John Barnard ed i loro coUaboratori hanno cercato di scoprire le cause dell'incidente, ma al momento il motivo che ha provocato la terribile uscita di pista non è stato ancora individuato. -Il telaio era stato praticamente tagliato in due tronconi dai soccorritori per estrarre il pilota ed evitare altri inconvenienti. — ha spiegato il capo ufficio stampa Franco Gozzi —. Gli altri pezzi sono stati danneggiati dall'impatto, ed è stato praticamente impossibile trovare una spiegazione plausibile e concreta-. Le indagini continuano. Il filmato televisivo registrato della monoposto che si schianta contro il muretto del Tamburello è stato visionato innumerevoli volte al rallentatore. Ma le immagini hanno un vuoto di due-tre secondi, proprio prima della deviazione a destra della •■640". Domani su uno schermo gigante verrà riesaminata la gara dall'inizio per cercare di capire qualcosa di più. per vedere se c'è stato qualche urto con altri concorrenti, soprattutto al via, che giustificherebbe l'eventuale distacco dell'alettone anteriore, ammesso che la testimonianza di Thierry Boutsen abbia dato un'indicazione valida. Anche i materiali a dispo; zione verranno controllati ai raggi X. Le ipotesi più probabili riguardano comunque proprio il distacco dell'alettone, il cedimento di una sospensione o un guasto allo sterzo, come ha accennato lo stesso Berger nella sua intervista ieri dalla clinica di Innsbruck dove è ricoverato. Alla Ferrari comunque si pensa anche al futuro. C'è la speranza che Gerhard si riprenda per tempo, che possa gareggiare già in Messico fra un mese, esattamente il 28 maggio. Anzi, per scaramanzia verrà approntata anche una vettura per Montecarlo, in programma fra due domeniche. Il regolamento prevede che per cause di forza maggiore una scuderia possa schierare una sola vettura per una gara. Successivamente la Casa di Mannello o recupererà Berger o dovrà cercare un temporaneo sostituto. Il pilota in questione potrebbe essere Roberto Moreno, 11 quale prima dell'inizio del campionato aveva collaudato la vettura e conosce il cambio a controllo elettronico. Il brasiliano è impegnato con la Coloni, ma in caso di necessità, non è esclusa una soluzione che possa essere gradita anche dal piccolo team u> ibro. Alla riunione tecnica di ieri, nella quale certamente sono stati discussi anche i problemi legati alle non troppo brillanti prestazioni di Imola (confermato che sulla macchina di Mansell si è rotta la forcella del cambio, un gua¬ sto meccanico), ne seguirà giovedì una per stilare i programmi. Sono saltate ovviamente le prove di gomme che erano state fissate da domani a Monthlery, ma venerdì e sabato l'inglese sarà impegnato in una serie di test a Fiorano. A proposito di Mansell, c'è stata una risposta di Fiorio alla polemica innescata da Niki Lauda che ha visto l'incidente a Sydney. L'austriaco ha sostenuto che per ragioni prudenziali non avrebbe dovuto prendere parte alla seconda parte della corsa. 'Rispettiamo le opinioni di Lauda che è un uomo di grande esperienza — ha detto il responsabile della gestione sportiva Ferrari —. Ma non riteniamo che Nigel ab- bia corso domenica più rischi di quanti ne affronti in tutte le gare cui partecipa. In ogni caso io personalmente, quando siamo andati in infermeria a trovare Berger, ho chiesto a Mansell se se la sentiva di guidare. Mi ha risposto: no problem». L'incidente di Berger, al di là del suo lato umano, delle preoccupazioni che ha suscitato, ha provocato molti problemi alla scuderia modenese che era in fase di rilancio. A parte il fatto di doversi difendere solo con Mansell a Montecarlo lasciando più spazio alla McLaren ed alle altre rivali, la Ferrari deve occuparsi anche di ritrovare quella competitività che aveva messo in mostra a Rio de Janeiro e che ha perso domenica a Imola. Non bisogna dimenticare che dopo 23 giri Senna aveva 29" di vantaggio su Mansell. Le caratteristiche della pista romagnola hanno messo in evidenza delle carenze alle quali non sarà facile trovare una soluzione: mancanza di potenza e consumi di carburante ancora troppo elevati. Forse si è fatto un passo avanti sul piano dell'affidabilità, almeno per certi versi e su guasti che si ripetevano nelle scorse settimane, ma il lavoro da compiere è ancora lungo e pieno di incognite. Anche perché la McLaren ha nuovamente allungato il passo ed ora si trova già al comando con Prost nella classifica modiale piloti. Cristiano Chiavcgato

Luoghi citati: Imola, Messico, Montecarlo, Rio De Janeiro, San Marino, Sydney