Ucciso il drogato nel camper

Ucciso il drogato nel camper Ucciso il drogato nel camper L'uomo era stato chiuso nella roulotte incendiata a Sestri Ponente - Un grosso lucchetto bloccava la porta dall'esterno GENOVA — Uno spiazzo nell'entroterra di Sestri Ponente, al quale si accede da una strada chiusa da un muraglione. Vicino, una cancellata con un cartello: -Attenzione, drogati-. Alcune roulotte parcheggiate. In una di esse (una -Elnagh» bianca con strisce azzurre e marrone orizzontali) il cadavere di un uomo carbonizzato. Una disgrazia? L'uomo (identificato per Giuseppe Lo Russo, 31 anni, tossicodipendente) potrebbe essersi addormentato con la sigaretta accesa: il fuoco sarebbe rapidamente divampato, alimentato dal materassino di gommapiuma sul quale il Lo Russo dormiva. Ma la squadra mobile, che sta conducendo le indagini, prende in esame anche l'ipotesi di un aelitto partendo da una circostanza che mette in dubbio la disgrazia: il camper era chiuso dall'esterno, con la porta bloccata da un grosso lucchetto. Infranto un finestrino nella parte anteriore: di qui, qualcuno avrebbe potuto appiccare il fuoco. Seguendo questa traccia emergono due ipotesi. Un regolamento di conti nel giro della droga? O un abitante del quartiere, esasperato dalla presenza di tossicodipendenti, dalle siringhe nei prati, dai furti nelle abitazioni? Nel camper ridotto ad uno scheletro metallico, il corpo bruciato dell'uomo: la mano destra, rimasta intatta, ha consentito una rapida identificazione — tramite le impronte digitali — del Lo Russo, schedato come tossicodipendente e per un certo periodo detenuto per piccoli reati. Nella zona gli abitanti respingono con sdegno l'esistenza di un -giustiziere-. Dice un commerciante: -Certo, quelli disturbano. Abbiamo più volte avvertito la questura. Ma il sospetto che sia stato uno di queste parti a dare fuoco al camper è assurdo ed infamante-. Nella tarda sera di sabato è morta Margherita Piccolo, 25 anni, abitante nel quartiere di San Teodoro, una ragazza bruna molto graziosa, studentessa alla Facoltà di lettere, qualche esperienza come modella. Forse le è stato fatale 11 primo «buco». La Piccolo era su una «500» bianca che procedeva a zig-zag su una corsia di emergenza dell'autostrada Genova-Milano, fra Bolzaneto e Busalla. Al volante Giovanni Di Bella, 29 anni, abitante ad Isola del Cantone, noto tossicodipendente. Una pattuglia della stradale ha fermato la macchina. Accanto al Di Bella. Margherita Piccolo era in coma. La ragazza è deceduta poco dopo all'ospedale di Genova Rivarolo. Sul referto dell'ospedale è scritto: -Morte per sospetta overdose-. Ma il padre afferma che Margherita sarebbe stata costretta a drogarsi dal Di Bella e forse da qualche altro, fuggito prima che arrivasse la stradale. g.c.

Persone citate: Di Bella, Giovanni Di Bella, Giuseppe Lo Russo, Lo Russo, Margherita Piccolo

Luoghi citati: Busalla, Genova, Isola Del Cantone, Milano, Rivarolo, San Teodoro, Sestri Ponente