Pastore sardo ucciso dai «Rombo» inglesi

Pastore sardo ucciso dai «Rombo» inglesi Nel Nuorese: «Voleva rapinarci, è partito un colpo» Pastore sardo ucciso dai «Rombo» inglesi i militari lo avevano bloccato, ma sono stati assaliti dagli amici NUORO — Da un lato un drappello di giovani sardi, armati, mascherati e alla ricerca di emozioni; sul campo opposto otto militari inglesi, scambiati per le vittime predestinate di una facile rapina. I due gruppi si sono scontrati con violenza; un pastore di ventiquattro anni è stato ucciso da una fucilata esplosa a bruciapelo. E' accaduto in Sardegna, a Desulo, circa sessanta chilometri da Nuoro. Un paese di neanche cinquemila abitanti, che va conquistando tristi primati sul fronte di una criminalità slegata dai modelli tradizionali: sette omicidi in due anni, una serie di agguati falliti, una lunga catena di attentati contro amministratori comunali e di danneggiamenti d'ultimo soltanto quattro giorni fa: 23 pecore e due cani uccisi a colpi di fucile in un ovile). Da quasi due settimane un gruppo di militari della Royal Army viveva sotto le tende montate nelle montagne che circondano Desuio. Si stavano addestrando a sopravvivere in zone completamente sconosciute, per simulare situazioni di emergenza in Paesi ostili, sulla base di accordi con i responsabili della base Nato di Decimomannu (Cagliari). Ieri mattina avrebbero dovuto fare i bagagli e abbandonare i contrafforti del Gennargentu. Qualche ora prima della partenza, nella notte di domenica, sono stati aggrediti da tre sconosciuti armati di fucili e mascherati. Erano stati scambiati per turisti da depredare delle attrezzature. Al termine di una colluttazione sono riusciti a bloccare uno dei rapinatori e a mettere in fuga i complici. Poi gli inglesi si sono messi in marcia verso Desulo: intendevano consegnare ai carabinieri il «fermato» e il fucile sottratto ai banditi. Ma lungo la strada sono stati aggrediti per la seconda volta. Spalleggiati da due amici, i rapinatori messi precedentemente in fuga hanno intimato ai soldati di liberare il loro compagno e restituire l'arma. E' nata una nuova colluttazione, interrotta da un'esplosione: dal fucile da caccia conteso e partito un colpo che ha centrato da breve •tanza Antonello Frongia. Soccorso dagli amici, il pastore è stato caricato di peso su una Ritmo, partita a tutta velocità verso l'ospedale di Sorgono. Dopo aver lasciato il giovane davanti all'ingresso dell'edificio, i quattro sono fuggiti. Nel frattempo i militari | inglesi avevano raggiunto Desulo e avevano fatto scattare l'allarme, consegnando anche l'arma dalla quale era partita la scarica mortale di panettoni. Sulla vicenda e calata una fitta coltre di riserbo. Gli uomini della Royal Army sono stati a lungo interrogati nella caserma di Desulo. Il comando della Legione carabinieri di Cagliari ha confermato la ricostruzione dell'episodio fatta dagli inglesi e, in più, ha spiegato che •campi di sopravvivenza» vengono organizzati da una decina di anni dai responsabili della Base Nato di Decimomannu. I militari stranieri possono parteciparvi, purché siano disarmati e vestano in borghese. I carabinieri che sovrintendono alle zone nelle quali sono allestiti i campi vengono regolarmente avvertiti. Le procedure — e stato fatto sapere — erano state rispettate. In questi giorni un altro gruppo di dodici inglesi e attendato sui monti della Gallura. Gli inquirenti si muovono con grande discrezione: nonostante il numero di matricola sia stato cancellato, tentano di risalire al proprietario del fucile (probabilmente rubato) dal quale e partita la scarica e di rintracciare la Ritmo utilizzata per la seconda aggressione. Cercano inoltre di dare un nome agli amici del pastore ucciso. Indiscrezioni non confermate danno per certo il fermo di alcuni giovani (due o quattro), fra i tanti convocati in caserma per gli accertamenti. Corrado Grandesso

Persone citate: Antonello Frongia, Corrado Grandesso