Da Serena a Christian
Da Serena a Christian Da Serena a Christian La lettura dell'articolo «Serena, scontro tra Vassalli e Giudici» (La Stampa, 12/4/89), e il fatto di non appartenere ai -circoli da tempo dediti alla denigrazione dell'attuale ministro della Giustizia- (cito una frase attribuita nell'articolo al ministro Vassalli) mi inducono a scrivere. Come tutti gli avvocati che si occupano di problemi minorili mi sono astenuta dall'intervenire sul caso Giubergia. ritenendo principio di elementare deontologia professionale il non interferire nel merito di questioni trattate in sede giudiziale da altri colleghi (sotto questo profilo la cosa non interessa l'aw. Vassalli che, fino a che ricopre la carica di ministro della Repubblica, non esercita la professione forense). Continuo ad astenermi da ogni commento sul merito in quanto l'iter giudiziario pare non sia ancora concluso: ma nella querelle che vede contrapposti il ministro Guardasigilli e i giudici minorili di Torino che hanno applicato una legge dello Stato (la legge con cui è stata garantita ai minori stranieri in adozione la stessa tutela riservata ai minori italiani), ritengo doveroso dare pubblicamente atto, come avvocato, che non posso che essere dalla parte dei giudici. avv. Paola De Benedetti Torino A sostegno delle richieste di Demis Zanon i giovani della parrocchia Sacro Cuore di Gesù in Novara inviano non una raccolta di firme, ma una testimonianza in qualità di assistenti presso la colonia estiva «Treno dei Bimbi» di Osso di Croveo - Baceno (No), gestita dai Padri Cappuccini di Domodossola. Ci permettiamo intervenire per le ragioni che spieghiamo di seguito. Ogni estate nei mesi di luglio e agosto (consuetudine che si ripete ormai dal 1975) il nostro gruppo di volontari svolge servizio assistenziale presso la suddetta colonia 24 ore su 24. Come per gli altri bambini anche verso Christian e il fratello di questi. Demis. più che assistenti ci sentiamo e. in un certo qual modo, siamo -padri-, «madri», «sorelle», «fratelli-, -amici». Conosciamo bene Christian e Demis. conosciamo e condividiamo le loro gioie, la loro tristezza, il loro pianto, il loro sorriso. Ma vivendo insieme a loro di una cosa soprattutto ci siamo resi conto: della loro unione profonda, del reciproco amore fraterno. E lo diciamo non con la voce di chi s'impietosisce per una storia lontana e che non conosce, ma con la certezza di clii riferisce una realtà vissuta. Come diretti testimoni e partecipi delle esperienze di vita di Christian e Demis possiamo serenamente e con ragione affermare che il loro comportamento è sempre stato ed è segno univoco dell'amore fraterno che esiste fra loro. Christian e Demis sono l'uno parte dell'altro. Separarli vuol dire dar loro un dolore grandissimo, incolmabile. Specie in questo momento, in cui t due ragazzi (pensando anche alla sorella Francesca) stavano riuscendo a far riavvicinare i loro genitori, che già venivano a trovarli assieme e non più separatamente. Con ossequi. Seguono 19 firme. Novara
Persone citate: Demis Zanon, Giubergia, Giudici, Paola De Benedetti, Vassalli
Luoghi citati: Baceno, Domodossola, Novara, Torino
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