«Non è pazzo», ma uccide la moglie

« Non è pazzo», ma uccide la moglie Dopo il delitto l'uomo ha nascosto il cadavere, la figlia di 14 anni è scomparsa « Non è pazzo», ma uccide la moglie L'assassino pochi giorni fa aveva dato fuoco alla casa di Roma e gettato il cane dalla finestra La polizia voleva farlo ricoverare, ma i medici avevano sostenuto che «non era pericoloso» ROMA — Uccide a botte la moglie, ne abbandona il corpo in un prato, poi confessa il delitto. Ma il giallo non è finito, i carabinieri stanno cercando la figlia dell'assassino, Ilaria, di 14 anni, che è «scomparsa». Temono che sia stata uccisa anche lei. Oreste Montuori, trentanove anni, con precedenti per ricettazione, furto e reati legati agli stupefacenti, giovedì si era costituito a Novafeltria (Pesaro) accusandosi di uxoricidio. «Ho ucciso mia moglie, e ho abbandonato il corpo in un prato. Non so dove, mi ricordo solo che ero vicino ad una grande scritta luminosa. Non chiedetemi altro, non voglio ricordare». Della figlia l'omicida non vuole parlare. Dopo molte ricerche il cadavere della donna, Patrizia Crocetti, 37 anni, è stato trovato l'altra notte dai carabi¬ nieri in una scarpata all'altezza del chilometro 150 della superstrada E-45 RomaPerugia, una zona molto impervia, nei pressi di Pieve Santo Stefano. Il delitto è stato commesso mercoledì nel tardo pomeriggio: dirigendosi verso Pesaro, l'uomo si era fermato con 1' automobile — una Fiat «Ritmo» — sul ciglio della superstrada Orte-Pesaro, all'altezza del viadotto «Balsaccia» che scavalca un'ansa del Tevere. Ha invitato la moglie a scendere lungo la scarpata fino al greto del fiume. Qui è scoppiata una lite: "Non capivo più nulla, ho picchialo Patrizia, soltanto quando l'ho vista a terra mi sono reso conto di quello che stavo facendo. — ha detto l'omicida — Ho cercato di rianimarla, praticandole la respirazione bocca a bocca, ma ormai era morta. Allora ho tra¬ scinato il corpo in un prato, per nasconderlo. Ma io non sono un assassino. Amavo Patrizia, anche se lei slava per lasciarmi. L'avevo minacciata perché voleva farmi ricoverare, ma io non sono matto». Nel racconto dell'uomo c'è un «buco» di dodici ore, non e stato ancora accertato cosa abbia fatto fino a mezzogiorno di giovedì quando si è costituito ai carabinieri. Montuori ha detto agli investigatori che prima di presentarsi alla caserma ha tentato il suicidio ingoiando un centinaio di compresse di analgesico che lo hanno lasciato in uno stato di depressione e di confusione mentale. Nella tarda mattinata l'uxoricida, dopo avere rifiutato il ricovero in ospedale, è stato portato in carcere ad Arezzo. Il quattro aprile, in preda a una crisi di nervi, Oreste Montuori aveva dato fuoco al suo appartamento, in via Cadlolo a Roma, e lanciato il cane da una finestra. Bloccato dai vigili del fuoco, era stato ricoverato nel reparto psichiatrico dell'ospedale San Filippo Neri. Piantonato da due agenti perchè responsabile di incendio doloso, era stato dimesso dal nosocomio lo stesso giorno, circa sette ore dopo il ricovero, e portato in carcere a Regina Coeli da dove è uscito l'indomani. »In casi simili — ha detto un medico del reparto psichiatrico, diretto dal prof. Tommaso Losavio — il paziente si tiene in osservazione e in cura per almeno una settimana. Pur non conoscendo il caso di Oreste Montuori. credo sì sia trattato del classico attacco di schizofrenia. Purtroppo il nostro reparto può ospitare contemporaneamente non più di sei¬ otto pazienti e in questo periodo è al completo, tanto che per i casi più gravi siamo costretti a mandare i pazienti in cliniche convenzionate con la regione». Per Oreste Montuori quel giorno non c'era posto, perciò, passata la crisi, è stato dimesso con la prescrizione della cura che avrebbe dovuto continuare in carcere o a casa. La squadra mobile romana, nel corso delle indagini, era venuta a sapere che 1' uomo covava propositi di vendetta contro la moglie. Per questo motivo il dirigente della mobile. Rino Monaco, lo aveva fatto portare in questura per accertare la sua pericolosità. Il medico però non aveva ritenuto necessario il ricovero coatto e Montuori era ritornato a casa. La moglie, dicono gli investigatori, stava cercando di farlo ricoverare. r. cri.

Persone citate: Montuori, Oreste Montuori, Patrizia Crocetti, Rino Monaco, Tommaso Losavio

Luoghi citati: Arezzo, Novafeltria, Orte, Pesaro, Pieve Santo Stefano, Roma