Assediano la caserma per ore «Dateci l'assassino del bimbo»

Assediano la caserma per ore «Dateci l'assassino del bimbo» Ad Agrigento la folla voleva linciare l'omicida del piccolo di 6 anni Assediano la caserma per ore «Dateci l'assassino del bimbo» «Uccidetelo», ha gridato la madre della vittima dopo aver visto la foto dell'aggressore AGRIGENTO — La folla minacciosa che ha fatto ressa davanti alla caserma dei carabinieri di Palma di Montechiaro urlava «belva» e «assassino». Un assedio durato molte ore, dal momento in cui si è saputo che l'assassino del piccolo Giuseppe Clementi, 6 anni, ucciso a coltellate una settimana fa mentre difendeva la madre dal rapinatore, era li dentro. A lungo si è temuto un linciaggio, con la gente che premeva sulla cancellata e chiedeva "giustizia subito». Solo dopo aver chiesto rinforzi, temendo il peggio, i carabinieri hanno portato via l'imputato su un'auto blindata, con scorta. Antonio Contrino, 21 anni, imbianchino e sfasciacarrozze nel deposito del cognato. era crollato la sera prima, confessando: "Non sono un mostro. L'ho ucciso perché mi aveva riconosciuto». L'aveva detto senza mostrare pentimento: "Dovevo sfamare mia moglie e mia figlia», ha infatti aggiunto al giudice. L'omicida, ora, è in una cella d'isolamento nel carcere «San Vito». Le mani intrecciate, lo sguardo gelido, Contrino, dice uno degli inquirenti, sembra non ragionare e capire. Perché l'orribile delitto? La ricostruzione: il giovane sabato ha bussato al villino dei Clementi. Ha aperto Grazia Clementi Di Vincenzo, 29 anni, incinta da cinque mesi. Una bella donna, di una famiglia «rispettata». Il marito, Antonino Clementi, 36 anni, proprietario della panineria-birreria «Estella» nella piazza principale del paese, era al lavoro. Una vita di fatica, la sua, prima a Palma Montechiaro, quindi, come operaio, in Germania e infine, con i risparmi, il ritorno a casa. Giuseppe, sabato scorso, era rimasto con la madre. Aveva la febbre e i genitori non l'avevano mandato a scuola. Quando Antonino Contrino ha suonato il campanello ed è entrato nella villa, ha chiesto soldi: "Datemi tutto quel che avete», ha urlato puntando un coltello a serramanico, con una lama di 15 centimetri, contro Grazia Clementi e Giuseppe. «Ho solo ventimila lire in borsa», gli ha risposto la donna terrorizzata, appoggiandosi a una sedia perché le gambe le tremavano. A quel punto, Giuseppe si è lanciato contro l'aggressore: «Prendi il mio salvadanaio, ci sono 7 mila lire — gli ha gridato — Comunque ti ho riconosciuto perché sei quello che l'altro ieri dipingeva la cancellata della casa vicina». Contrino, cosi ha detto, si è sentito perso e ha cominciato a colpire Giuseppe, accoltellandolo all'addome e al petto. L'omicida poi è fuggito, e madre e figlio sono riusciti a trascinarsi in strada. Qui sono stati soccorsi. Difficili le indagini: i carabinieri non hanno escluso alcuna ipotesi, e tre ufficiali e sei graduati per cinque giorni di fila, hanno fotografato più di mille giovani di Palma Montechiaro, andando a turno in ospedale a mostrare a Grazia Clementi le foto. Quando ha visto quella di Antonio Contrino, Grazia Clementi ha avuto un sussulto e, senza la minima indecisione, ha gridato: »Si è lui. uccidetelo!». L'alloggio dei Contrino, poco dopo, è stato circondato. I carabinieri sono entrati con una scusa: "Qui c'è uno che si è ucciso?», hanno detto al citofono al giovane, che ha risposto: "No, qui e tutto a posto». All'ingiunzione di aprire. Contrino, non ha opposto resistenza ed è stato ammanettato e portato in caserma, dove ha confessato. Ai funerali di Giuseppe, nella chiesa madre di Palma Montechiaro. Antonio Contrino aveva assistito con almeno altri mille abitanti del paese. Una presenza con la quale, forse, lo spietato assassino contava di allontanare da sé i sospetti. Nessun avvocato di Agrigento, intanto, ha voluto assumere la difesa dell'omicida. Dopo un ordine ufficiale da parte della procura della Repubblica, il patrocinio è stato assunto dal presidente dell'Ordine degli avvocati, aw. Giovanni Marino. a.r.

Luoghi citati: Agrigento, Germania, Montechiaro, Palma Di Montechiaro