Cardenal: torno al saio e alla poesia di Francesco Cevasco

Cardenal: torno al saio e alla poesia Incontro con il monaco-ministro sandinista sospeso a divinis dal Papa Cardenal: torno al saio e alla poesia MILANO — Nicaragua: dieci anni dopo la rivoluzione, il ministro per la Cultura stacca. Torna a fare il monaco trappista e il poeta a Solentiname, un'isoletta sul Lago Grande. Se fosse un altro, la compatación, l'accorpamento, in pratica la scomparsa del suo dicastero, non significherebbe granché in un Paese che, stretto nella morsa della crisi economica, risparmia su tutto, anche sui fogli di carta e sul numero dei ministeri. Ma Ernesto Cardenal, 64 anni, sacerdote dal 1965, responsabile della Cultura dal 1979 ("l'anno del trionfo sandinista-) non è un rivoluzionario qualunque. Per lui si è scomodato anche Papa Wojtyla ('Tu mi devi obbedienza-). E il Vaticano gli ha lanciato la sospensione a divinis per la sua attività politica. Oggi Cardenal rientra in monastero, ma non rientra nei ranghi: -/o continuo a far | parte del Fronte sandinista e sono un membro dell'Assemblea sandinista. Il diritto canonico dice che non si può militare in un partito politico. Ma io continuo a militare nella rivoluzione. Anche se tornerò a occuparmi di letteratura. Anche se mi dedicherò alla vita contemplativa-. Intanto dà il primo segno della sua nuova vita: dal '79 il poeta era rimasto muto, ora toma a cantare: in Italia esce il suo nuovo poema Quetzalcoatl (Mondadori), storia di un dio pagano in cui si scopre facilmente lo stesso Dio dei cristiani. In questi dieci anni Cardenal non ha cambiato aspetto e comportamenti (basco alla Che Guevara, capelli e barba lunghi, giacca di taglio militare, jeans, fuma Carnei e beve vino), ma il suo tono si è addolcito: 'Anche la rivoluzione sandinista ha com¬ messo qualche errore. E' umano. Un errore è vedere gli sbagli degli altri e non i propri. Quali? Non sta a me dirlo». Con Bush è cambiato qualcosa nella politica statunitense verso il Nicaragua? •Come Reagan è interessato alla controrivoluzione. Ma c'è una differenza: Reagan era monomaniaco e fanatico-, n governo sandinista ha avviato contatti con la nuova Amministrazione Usa? "Ancora no. Ma speriamo che ci siano presto, come ha chiesto il presidente del Nicaragua-. Lei è un grande ammiratore di Cuba e di Fidel Castro: che cosa pensa del monito di Gorbaciov rivolto a Cuba: non si deve esportare la rivoluzione? «Penso che bisogna leggerla tutta quella frase. Sennò è una mezza verità che si trasforma in una menzogna intera. La frase completa è: non si deve esportare la rivoluzione, ma non si deve esportare nemmeno la controrivoluzione. Se è cosi, sono d'accordo-. Due parole segnano la sua vita: contemplazione e rivoluzione: come si conciliano? -E' stata la contemplazione a portarmi alla rivoluzione. Più ci si avvicina a Dio, più si diventa rivoluzionari-. L'ex ministro per la Cultura del Nicaragua lascia ai suoi ammiratori il compito di spiegare i successi fondamentali del regime sandinista: -Salute: in quattro settimane tutti i bambini sono stati vaccinati contro la polio, la mortalità da malaria è crollata, l'aspettativa di vita si è allungata. Alfabetizzazione: si è passati dal 12 all'80% della popolazione in grado di leggere e scrivere. Emancipazione femminile: Managua è una delle poche città dell'America Latina dove una donna può uscire tranquillamente alle lidi sera». Cardenal preferisce dar conto della «sua» decennale attività nel governo del Nicaragua: "Come responsabile della Cultura ero uno degli artefici del futuro ideologico della rivoluzione. Lo dissi anche al cardinal Casaroli in un lungo colloquio per spiegargli perché io, mio fratello Fernando, gesuita, ministro dell'Educazione, e un altro religioso, Miguel d'Escoto, ministro degli Esteri, avessimo scelto l'attività politica. I nostri non erano incarichi decorativi-. E la risposta del Vaticano?-C'è tuttora una sanzione nei nostri confronti». Ma Cardenal non se ne preoccupa. Adesso ha altro cui pensare: "Un poema cosmico. Dove si parla di atomi, galassie, capitalismo, rivoluzione, fisica quantistica, vita universale. Un poema erotico. Come il Cantico dei Cantici-. Francesco Cevasco

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