«l miei progressi? Tutti di testa»

«l miei progressi? Tutti di testa» Il tedesco Becker, a Torino per una esibizione, spiega piani e obiettivi «l miei progressi? Tutti di testa» «Ora sono maturato, avverto meno la tensione di dover fare bene a ogni costo» - «Voglio assolutamente vincere a Wimbledon per la terza volta» - No al torneo di Roma, sì a quello di Montecarlo TORINO — Boris Becker è più che soddisfatto del suo bilancio 1988 (sei tornei del Nabisco Grand Prix vinti più il Masters, la finale di Wimbledon, la prima Coppa Davis per la Germania) e non si lamenta dei primi quattro mesi dell'89. Il bilancio offre 4 tornei disputati, due successi indoor (Milano in finale su Volkov e Filadelfia su Mayotte) e due delusioni all'aperto (sconfitto al quarto turno degli Open d'Australia da Jonas Svensson e al terzo di Indian Wells da Jay Berger). Ma ora si apre il periodo dell'anno meno favorevole al suo gioco, la stagione dei tornei su terra rossa. Lunedi comincia il Montecarlo Volvo Open, nella città dove Becker ha fissato la sua residenza sulle orme di Bjorn Borg ma in cui, a differenza dello svedese, ha sempre collezionato sconfitte. Quest'anno il tedesco vuole sfatare la tradizione avversa e per questo ha accettato di buon grado (oltre che per un buon gruzzolo di dollari) di venire a fare due giorni di allenamento-agonistico a Torino. Con lui ci sono l'amico Bobo Zivojinovic, il connazionale Eric Jelen e lo spagnolo Emilio Sanchez. Lo accompagna la nuova fi¬ danzata Karin Schultz, simpatica e longilinea ragazza di Amburgo, che ha preso il posto di Benedicte Courtin. La monegasca voleva farsi sposare a tamburo battente. Più maturo, più saggio, Boris Becker neùe classifiche mondiali è a ridosso di Lendl e Wilander, in continua alternanza per il terzo posto con il giovane americano Agassi. Ma non vuole prefiggersi traguardi più elevati come vero e proprio obiettivo. "L'importante è vincere sempre; se avviene si migliora la classifica. Negli ultimi tempi ho registrato i progressi maggiori nella testa più che sotto l'aspetto tecnico. Oggi ho più cervello, prima invece, avvertivo di più la tensione di dover fare bene ad ogni costo, ora meno'. Un traguardo particolare. "Certo vincere Wimbledon per la terza volta è l'obiettivo principale. L'anno scorso ci sono arrivato ad un soffio, avevo battuto Cash e Lendl ma poi sono stato tradito dalle sospensioni per pioggia nella finale con Edbern*. Programmazione. -Farò in tutto una quindicina di tornei prendendo le dovute pause. Giocare è importante ma bisogna fare delle scelte. Dopo aver vinto la finale della Coppa Davis a Goteborg ho fatto un mese di vacanze, forse è stato un periodo troppo lungo perché sono arrivato in Australia senza la necessaria preparazione. Così quest'anno non giocherò a Roma. Dopo Montecarlo andrò al torneo di Amburgo e poi alla Coppa del Mondo a Dusseldorf in preparazione al Roland Garros, l'unico torneo su terra dove sono riuscito a giocare bene, arrivando nell'87 alle semifinali». Coppa Davis. -Due anni fa quando la Germania vinceva un incontro era festa nazionale o quasi. Allora c'ero solo io fra i primi 10 del mondo e nessuno fra i primi 50 del mondo. Oggi le cose sono cambiate, si pretende di vincere qualsiasi match e non è così facile. Ce ne slamo resi conto in Cecoslovacchia anche se loro erano privi di Mecir. Con gli Stati Uniti, contro McEnroe e Agassi in singolare e Flach-Seguso in doppio, sarà in ogni caso un match difficilissimo da vincere: Interviene Jelen: 'Deciderà il doppio dove abbiamo 50 probabilità su 100 a testa, perché Boris i suoi due punti di singolare li farà sicuramente-. E' il potere della leadership di Boris Becker. Rino Cacioppo Torino. Nello Special Event di tennis al Circolo della Stampa Sporting, ieri sera Sanchez ha battuto Zivojinovic 6/3, 7/6 (7/4) mentre Boris Becker (nella foto con un giovane tifoso) ha superato Jelen 7/5, 6/4. Oggi dalle 14,30 finale per il terzo posto tra Zivojinovic e Jelen, quindi a seguire finalissima Becker-Sanchez