«l miei progressi? Tutti di testa» di Cristiano Chiavegato

Il primo acuto è della Ferrari A Imola, sotto la pioggia, Berger soffia a Senna (McLaren) il miglior tempo Il primo acuto è della Ferrari L'austrìaco supera il brasiliano all'ultimo giro - Mansell (problemi di assetto) solo 22° - Fiorio: «Migliora l'affidabilità» - Prost polemico DAL NOSTRO INVIATO IMOLA — Un lampo rosso e la folla è andata in delirio. Un mare di applausi per la Ferrari e Gerhard Berger, quando il pilota austriaco, proprio nell'ultimissimo giro, ha spiccato il miglior tempo della prima giornata di prove per il Gran Premio di San Marino. Berger ha superato Ayrton Senna, sino a quel momento in vetta. Un'altra sorpresa nel mondiale di Formula 1: e se questa Ferrari fosse più miracolosa che miracolata? In una giornata di pioggia (che può da sola spiegare molte cose) Maranello è dunque balzata ancora una volta alla ribalta. Ma il fatto più importante è un altro: le «rosse» sembrano aver trovato una buona affidabilità Due sessioni di prove, libere e di qualificazione, nessun problema elettronico o meccanico, una situazione che ha fatto sorridere persino John Barnard e che ha reso raggiante Piero Fusaro, presidente e amministratore delegato del Cavallino. La pioggia ha condizionato in parte i risultati. Sotto il diluvio sono emersi per primi piloti e vetture con gomme Pirelli (Bruiidie, con la Brabham, in testa). Man mano che la pista si è parzialmente asciugata la potenza dei motori si è fatta sentire, dando il via al duello, per altro atteso, fra McLaren e Ferrari (pneumatici Goodyear). Senna ha condotto la danza sino ad un paio di mi¬ nuti dal termine, sempre tallonato da Berger, poi il sorpasso decisivo in extremis. Berger è stato molto concreto: -Non penso che potremo stare davanti sulla pista asciutta. Ma sono egualmente contento, la vettura è ottima-. Nigel Mansell, solo ventiduesimo, ha detto che la sua vettura non era a posto, che l'avantreno era troppo rigido. E Senna ha ingoiato il boccone amaro, con un riconoscimento: 'In questa situazione vinceva chi faceva il giro giusto al momento giìisto. Berger è stato bravo. Ma se il tempo sarà bello, cambierà tutto-. Più acido e polemico Prost (3°), il quale ha fatto anche un bel dritto alla curva della To¬ sa, perché una ruota si è bloccata in frenata: -La pista era scivolosa anche per l'olio che qualcuno aveva lasciato sull'asfalto. Berger comunque è un bel tipo: ha la brutta abitudine di tagliare le chicanes. L'ho visto bene due volte-. L'austriaco ha ammesso di avere preso qualche scorciatoia, ma non nel suo giro più veloce. Molto calmo, Cesare Fiorio, ormai immerso fino al collo nel suo nuovo ruolo, con entusiasmi giovanili e l'esperienza di trent'anni alle spalle: 'Viste le condizioni ambientali, abbiamo messo più benzina nel serbatoio della vettura di Berger e gli abbiamo detto di girare senza soste perché la pista si asciugava. Mansell invece non è riuscito a prepararsi un assetto otamale e la sua macchina non era guidabile. In ogni caso il bilancio è positivo perché sia le elettrovalvole che tutte le altre modifiche hanno funzionato come orologi precisi. Siamo arrivati a un buon stadio di affidabilità, anche se è ancora presto per essere sicuri. Adesso però dovremmo anche pensare alle prestazioni, in assoluto-. La pista bagnata ha esaltato anche l'abilità di Cheever, quarto con la Arrows, davanti a Nannini. Ed ha portato avanti, come si è detto, un'ottima vettura quale sembra essere la Brabham, sesta con Martin Brundle. Stefano Modena, dopo essere stato a lungo fra i migliori, nel finale ha ceduto molte posizioni, in quanto la messa a punto della sua monoposto non era eccezionale. Ottima la prova complessiva delle Minardi (Sala in ottava posizione e Martini in nona) che correndo in casa sono state salutate trionfalmente dentro e fuori i box. E anche l'Osella si è fatta valere (12° Larini) mancando un risultato ancora più esaltante per un piccolo team, solo perché il motore alla fine ha fatto i capricci. •Mi sarei veramente divertito — ha dichiarato il giovane toscano — ma va bene anche cosi-. Giornata non troppo brillante per la Williams-Renault con Patrese e Boutsen in difficoltà a causa di scelte aerodimiche poco adatte alle velocità lente. Totalmente negativa la prova delle March, inguidabili, visto che Capelli e Gugelmin hanno dovuto fare acrobazie per rimanere fra i primi ventisei. Il brasiliano e anche uscito di pista, ma le escursioni nei prati sono state all'ordine del giorno un po' per tutti. Testa-coda spettacolari (fra gli altri Moreno. Nannini. Alboreto. Prost, Senna. Mansell) ed anche una brutta botta da parte dell'emergente Johnny Herbert che é finito contro un muretto con la sua Benetton, rimanendo per fortuna illeso. Cristiano Chiavegato Gerhard Berger in azione con la Ferrari-

Luoghi citati: Imola, Maranello, San Marino