Cambia la fabbrica Anni 90 Nuove regole per il lavoro

Cambia la fabbrica Anni 90 Nuove regole per il lavoro Prime intese Confindustria-sindacati sulle relazioni industriali Cambia la fabbrica Anni 90 Nuove regole per il lavoro Due punti: prevenire le vertenze e organizzare meglio i rapporti tra le parti sociali ROMA - Le relazioni industriali degli Anni Novanta cominciano a prendere corpo. Confindustria e confederazioni sindacali, Cgil, Cisl e Uil, infatti, hanno raggiunto «un'intesa definitiva» su due punti del confronto sulle relazioni industriali: prevenzione e conciliazione dei conflitti di lavoro; migliore organizzazione dei rapporti tra le parti ai diversi livelli del confronto. Resta fuori dall'intesa la materia riguardante le piccole imprese. Al termine dell'incontro — ha precisato il vicepresidente della Confindustria Carlo Patrucco — «non è stato firmato alcun testo poiché si tratta di un negoziato complessivo che riguarda tutti gli aspetti delle relazioni industriali. Anche se non c'è stata formalizzazione dell'intesa, c'è comunque un accordo definitivo sui due punti per i quali non c'è più niente da cambiare. Questo — ha proseguito — ci permette di avvicinarci all'Europa». Giudizio positivo anche da parte sindacale. L'intesa prevede, tra l'altro, l'istituzione, a livello confederale, di una conferenza annuale sullo stato dell' industria, dell'occupazione e del sistema delle relazioni industriali, nell'ambito della quale le parti potranno effettuare valutazioni e proposte autonome o convergenti. Le due parti, inoltre, ritengono opportuno svolgere incontri su temi di rilevante importanza quali il Mezzogiorno, l'ambiente, la formazione professionale e le infrastrutture «anche al fine di ricercare punti di convergenza per la prospettazione di valutazioni e proposte da sottoporre ai pubblici poteri». A livello decentrato, Confindustria e sindacati si sono impegnati ad esaminare congiuntamente i seguenti temi: mercato del lavoro e formazione professionale, andamento occupazionale dell' area, andamento della contrattazione nell'area, iniziative di promozione e sviluppo del sistema industriale e locale, questioni ambientali. Per le aree interessate saranno altresì esaminate iniziative o programmi di industrializzazione e di sviluppo del Mezzogiorno. Ppr quanto riguarda le procedure per la prevenzione del conflitto sono state distinte: le controversie economiche collettive a livello di aziende e di categorie; le controversie giuridiche individuali e plurime; le controversie relative a ristrutturazioni comportanti eccedenze strutturali; e le controversie relative all'applicazione dell'intesa. Relativamente al primo tipo di conflitto è stato stabilito che entro venti giorni dalle richieste avanzate per la modifica di disposizioni economiche e normative dovrà essere data una risposta. Durante questo periodo le parti non assumeranno iniziative unilaterali, né procederanno ad azioni dirette. Nelle controversie giuridiche individuali e plurime, oltre alla possibilità di un primo tentativo di conciliazione a livello aziendale, è stata prevista l'istituzione di commissioni paritetiche di conciliazione. Qualora queste commissioni constatino l'impossibilità di conciliare la lite, esse verranno integrate da un componente designato dalle parti, con funzioni di arbitro.

Persone citate: Carlo Patrucco

Luoghi citati: Europa, Roma