Takeshita al tempio dei kamikaze in cerca della popolarità perduta di Fernando Mezzetti

Takeshita al tempio dei kamikaze in cerca della popolarità perduta Infuria lo scandalo Recruit, mezzo governo al sacrario dell'ultima guerra Takeshita al tempio dei kamikaze in cerca della popolarità perduta Crolla il consenso, anche il nazionalismo sene per recuperare l'appoggio dell'opinione pubblica DAL NOSTRO CORRISPONDENTE TOKYO — Scossi dallo scandalo Recruit, governo e partito di maggioranza assoluta cercano rifugio nelle patrie memorie del Grande Giappone per tentare di riguadagnare credibilità politica e morale verso l'elettorato benpesante. Oltre metà dei ministri, 12 su 21, e due terzi dei gruppi parlamentari del partito liberaldemocratico alle due Camere si sono recati ieri mattina in massa al tempio shintoista di Yasukuni a rendere omaggio ai caduti in occasione delle feste di primavera. Yasukuni è il santuario dedicato ai caduti nella guerra: con gli oltre due milioni di cittadini morti nel fare il loro dovere vi sono onorati i sette impiccati dopo il conflitto al termine del processo di Tokyo, la Norimberga d'Oriente, e centinaia di ufficiali a suo tempo condannati come criminali di guerra in vari Paesi. Prima di ieri soltanto nel 1985, quarantennale della resa, il governo, allora capeggiato da Nakasone. si eia recato al completo a Yasukuni. sollevando fiere proteste di Cina, Corea e altre nazioni che avevano sofferto l'occupazione nipponica. Due anni fa un solo ministro aveva osato andarvi. L'anno scorso vi erano andati in due, uno dei quali aveva riaffermato la giustezza della guerra lanciata da Tokyo. Fu poi costretto a dimettersi non per quello che pensava, condiviso da molti, ma per averlo detto. L'iniziativa di ieri da una parte è un segnale del marchio che molti settori inten¬ dono dare all'era del nuovo imperatore: «Con la morte di Hirohilo — aveva avvertito uno dei loro esponenti nell'autunno scorso — ci libereremo finalmente del peso dell'umiliazione della sconfitta». Dall'altra si inserisce nella crisi che il partito liberaldemocratico sta attraversando a causa dello scandalo Recruit, in cui sono implica¬ ti i suoi maggiori personaggi: da Nakasone a Takeshita, al segretario generale Abe, entrato l'altro giorno per un mal di fegato in ospedale dopo aver dovuto ammettere di essere stato anche lui foraggiato. Mentre i sondaggi mostrano il governo al più basso grado di popolarità, si gioca la carta patriottica. Il primo ministro ha tenu- to l'altro giorno il tradiziu naie ricevimento per la lesta dei ciliegi in fiore nell'ex parco imperiale di Shinjuku: migliaia di persone in atmosfera da buon tempo andato, signore in largo cappello bianco, valorosi combattenti per la conquista dei mercati con le loro decorazioni civili all'occhiello, ufficiali in alta uniforme, diplomatici purtroppo senza feluca e spadino, polverosi motivetti fragorosamente suonati da bande militari, ricchi buffet sotto gli alberi fioriti. Malgrado lo scandalo Recruit che lo ha toccato personalmente, lunga coda per poter stringere la mano a un Takeshita imperturbabile sotto i ciliegi più belli. Il premier si è tenuto lontano da alcune macchie di bambù. Tenendo presente che il suo nome vuol dire «sotto il bambù-, i maligni vi hanno scorto il bisogno di sottolineare di non aver a che fare col misterioso miliardo e 300 milioni di lire in contanti ritrovato giorni fa in un boschetto di bambù. La vita politica è ancora bloccata per il boicottaggio da parte delle opposizioni delle sedute per l'approvazione del bilancio, che dovrebbe avvenire entro la settimana prossima. Le opposizioni chiedono che Nakasone si presenti a rispondere sulle sue responsabilità nello scandalo. Il segretario del partito, Abe. cui spetta decidere, ha preferito ammalarsi, ma alcuni settori, giocando su lotte interne, vorrebbero Nakasone alle Camere per darlo in pasto all'opposizione. Fernando Mezzetti

Persone citate: Nakasone, Takeshita

Luoghi citati: Cina, Corea, Giappone, Norimberga D'oriente, Tokyo, Tokyo ? Scossi