Giordania, 8 morti Retate di comunisti

Giordania, 8 morti Retate di comunisti Giordania, 8 morti Retate di comunisti Si allarga la protesta per il carovita AMMAN — Otto persone sono rimaste uccise ieri nel corso di nuovi gravi disordini scoppiati nella città di Salt, a 30 chilometri da Amman, nel Nord del Paese. Secondo alcuni testimoni, gli incidenti sarebbero scoppiati quando alcuni dimostranti, che manifestavano contro l'aumento dei prezzi dei generi di prima necessità annunciato dal governo domenica, hanno cominciato a lanciare pietre al termine della preghiera del venerdì. Circa 130 presunti militanti del partito comunista, fuorilegge in Giordania, sono inoltre stati arrestati ad Amman e in altre quattro città, nel corso di un'operazione volta ad individuare i responsabili della protesta. La retata è scattata alcune ore dopo la distribuzione di un volantino in cui il partito comunista chiedeva al governo di abrogare il piano di austerità concordato con il Fondo Monetario Internazionale. Tra le contestate misure economiche, l'aumento del prezzo di benzina, sigarette, bevande, telefono e acqua per l'irrigazione. " Nel Sud del Paese, teatro di violenti scontri nei giorni scorsi, vige il coprifuoco. Alla popolazione è stato impedito di uscire di casa per la preghiera del venerdì. Secondo un comunicalo del governo, il bilancio degli scontri dei giorni scorsi è di cinque morti a Ma'an. Una versione contraddetta dallo stesso principe Hassan, fratello di Hussein, il quale ha dichiarato in un'intervista alla Bbc che le vittime dei disordini sarebbero ouo. Nella Giordania meridionale la situazione è. secondo le autorità, "Sotto controllo-. I tumulti per il carovita hanno coinciso con la visita negli Stati Uniti di re Hussein. (Ansa-Agi)

Luoghi citati: Amman, Giordania, Stati Uniti