Uno scoppio accidentale, sfiorata la santabarbara

Uno scoppio accidentale, sfiorata la santabarbara Uno scoppio accidentale, sfiorata la santabarbara Lo scoppio accidentale di una delle cariche di lancio dei proiettili da 406/50, i più grossi dell'artiglieria navale Usa: in sostanza un cilindro tosiituito da 295 kg di esplosivo, suddiviso in sei diversi pacchi, che vengono inseriti meccanicamente nella camera di scoppio del cannone. Potrebbe essere questa, secondo le prime notizie, la causa dell'incidente avvenuto durante un'esercitazione sulla corazzata lowa (BB-61), il più grave della storia dell'Us Navy, in cui sono periti 47 dei 74 marinai che si trovavano nella torretta n° 2, una delle tre della nave. Si tratta, per ora. soltanto di un'ipotesi: l'inchiesta avviata dalla Marina Usa è appena all'inìzio. Di certo l'incidente è avvenuto nella parte alta della torretta, probabilmente al piano in cui si trovano le bocche da fuoco o a quello immediatamente sotto. Se fosse avvenuto al primo dei 6 piani, dove si trova il deposito delle polveri, probabilmente il bilancio sarebbe stato ancora più grave rendendo ipotizzabile, al limite, la perdita della stessa nave. La torretta n° 2 della lowa, la più capace di munizioni, può contenere infatti 460 proiettili con le relative cariche di lancio per un totale di circa 140 tonnellate di esplosivo. Se veramente fosse sal¬ tata la «santabarbara», la corazzata sarebbe oggi un relitto. E' infatti probabile che l'esplosione si sarebbe potuta estendere -per simpatia» ad altre cariche. Sul come è avvenuto l'inci¬ dente non è facile fare ipotesi, in quanto tutto il sistema di trasporto delle cariche e dei proiettili, preparate nei diversi piani della torretta, avviene con sistemi misti elettrici ed idraulici, costruiti secondo specifiche molto rigide per evitare scoppi accidentali. I cannoni da 406/50 (battuti in dimensioni solo da quelli da 460/45 della corazzata giapponese Yamato) possono sparare proiettili perforanti (armor picrcing) del peso di 1225 kg ad una distanza massima di 38,7 km, al ritmo di due colpi al minuto. La velocità di uscita è di 762 metri al secondo e a 25 km il proiettile è in grado di penetrare in una corazza verticale di 412 mm. Ogni 290 colpi le «anime» dei cannoni devono essere sostituite. La lowa, impostata nel 1940 ed entrata in servizio il 26 giugno 1943, è stata rimodernata — insieme ad altre tic consorelle — all'inizio degli Anni 80, con una spesa di 550 miliardi di lire. E' nuovamente operativa dal 28 aprile 1984: lunga 270,5 metri e larga 33 ha un dislocamento a pieno carico di 57.450 tonnel¬ late che la pone al secondo posto delle corazzate Usa, battuta solo dalla Wisconsin (57.950 tonn.). La nave ha 8 caldaie e 4 turbine a vapore per un tota le di 212 mila cavalli. La protezione verticale è basala su corazze da 310 mm, mentre le torri, come quella saltata, hanno uno scudo frontale di 444,5 mm e laterale di 241. L'armamento e costituito da tre torrette triple con cannoni da 406/50, sei doppie da 127/38, 24 mitragliere da 20/76, oltre a 32 missili da crociera Tomahawk e 16 antinave Harpoon. L'equipaggio, che originariamente era di 2500-2900 uomini, con la ristrutturazione è sceso a 1588. Il ritorno delle corazzate, tenute in naftalina per oltre 20 anni, secondo gli analisti militari, è più legato a motivi di ordine politico-strategico che tattico-navale. Occorre ricordare, infine, che la lowa, nave usata da Roosevelt per andare alla conferenza di Casablanca nel '43, venne colpita solo una volta, nel '44. nella battaglia delle isole Caroline, nel Pacifico. E non ebbe neppure un ferito. Gianni Bisio SALA DI CONTROLLO SALA DEI CANNONI DEPOSITO PROIETTILI MAGAZZINI ESPLOSIVO ASCENSORE Nel disegno lo spaccato della .... retta della corazzata «Jowa»

Persone citate: Gianni Bisio, Roosevelt

Luoghi citati: Usa, Wisconsin