Tovarisch, vai con lo swing

Tovarisch, vai con lo swing Importati i primi dischi del nuovo jazz sovietico Tovarisch, vai con lo swing ARRIVANO anche in Italia, a tempo di record. Come gli orologi Paketa portano il marchio CCCP. Sono gli avventurosi musicisti del nuovo jazz sovietico. Li ha scoperti Leo Feigin, un russo naturalizzato inglese che si occupa di musica per la BBC: al numero 35 di Cascade Avenue a Londra ha fondato un'etichetta discografica, la Leo Records, che produce in prevalenza (ma non solo) jazz proveniente dall'Europa orientale. Il nome più noto è quello del Oanelin Trio, ma accanto ci sono il pianista Sergey Kuryokhin, la cantante tzigana Valentina Ponomareva, il sassofonista Anatoly Vapirov, i siberiani Homo Liber. Questi musicisti e altri saranno protagonisti tra il 18 e il 25 giugno de 11'International June Festival di Zurigo, dedicato al Jazz che viene dall'Est. I dischi della Leo Records sono reperibili in Italia dall'Orsa Maggiore di Milano, che li vende al dettaglio anche per corrispondenza. Come orientarsi fra queste nuove proposte? Cominciamo con il Ganelin Trio, scioltosi da qualche mese per la dipartita del pianista Vyacheaslav Oanelin, che però a Zurigo farà una rimpatriata per suonare con i vecchi compagni Chekasin (sax) e Tarasov (percussioni). Hanno pubblicato una dozzina di album, due dei quali, «Con affetto» e 'Tango in Nicklesdorff»: improvvisano partendo da melodie popolari, attingendo anche al repertorio teatrale (ad esempio «Mack The Knife» di Brecht e Weill ) e al patrimonio della storia del jazz. Il più legato di loro alla musica neroamericana è il sassofonista Vladimir Chekasin, di cui è raccomandabile 'New Vitality» inciso dal vivo con una big band russa che alterna omaggi a Ellington e Basie con situazioni sperimentali. Il giovane Kuryokhin è invece il classico enfant prodige. Suona uno o due pianoforti in contemporanea, lavora con un organico aperto e multimediale chiamato Pop Mechanics e si esibisce in solitudine in dischi come 'Popular Zoological Elementi", passando dalle citazioni di Listz al ragtime, dai blues ai virtuosismi tipici di un Jarrett. Collabora anche con la vocalist Valentina Ponomareva («Fortune Teller» e «Intrusion»), eccentrica cantante che spazia dallo scat sperimentale alle riletture di pop song come «Michelle». Ivo Franchi

Persone citate: Basie, Brecht, Ellington, Leo Feigin, Mack The Knife, Sergey Kuryokhin, Tarasov, Valentina Ponomareva, Vladimir Chekasin, Weill

Luoghi citati: Italia, Londra, Milano, Zurigo