Pubblico in calo, per paura?

Pubblico in calo, per paura? Pubblico in calo, per paura? Nei sette stadi in cui si è giocato domenica scorsa è stata registrata una flessione di 23.000 spettatori: può aver influito l'effetto Sheffield La tabella che proponiamo vuole aiutare a capire se VeJfetto-SheJJield ha causato una flessione di pubblico negli stadi italiani. Domenica scorsa in serie A si sono giocate sette partite, escludendo i due anticipi di sabato (Lecce-Milan e Fiorentina-Napoli). Gli spettatori paganti di queste sette partile (non teniamo ovviamente conto della quota fissa di abbonati), sono stati 91.582: oltre 23.000 in meno della norma, cioè della media registrata quest'anno domenicalmente dalle squadre che nell'ultimo turno hanno giocato in casa. Dividendo la cifra del caio per sette, si desume che su ogni campo sono mancati circa 3.300 spettatori. Un altro dato fa pensare all'incidenza dell'effetto Sheffield, e cioè il paragone con le stesse partile disputate nello scorso campionato. E' un paragone molto parziale perché riguarda solo cinque incontri. Dal quadro ne vanno depennati due, quelli che vedevano in campo Lazio e Bologna, un anno fa in serie B e dunque prive di raffronto. Ebbene, quest'anno le cinque partite in questione (Ascoli-Como, Inter-Pescara, Juventus-Pisa, Roma-Sampdoria e Verona-Torino) hanno registrato una flessione di 14.000 spettatori. Cioè poco meno di 3000 a partita. La cifra segnalata più sopra e desunta da altri raffronti si ripete, dunque. Ma sarebbe azzardato affermare con certezza che la flessione è stata causata dalla tragedia. Situazioni diverse di classifica e dunque, di interesse per i tifosi, le condizioni del tempo (domenica è piovuto su molte città) e altri fattori contingenti possono aver influito nel richiamo domenicale verso lo stadio. Ma il segnale dice che, in un modo o nell'altro, una frenata da parte del pubblico c'è stata.

Persone citate: Sheffield

Luoghi citati: Bologna, Como, Lazio, Lecce, Napoli, Pescara, Pisa, Roma, Torino, Verona