E ora le scuse al Liverpool

E ora le scuse al Liverpool Georges, presidente Uefa, riconosce di aver reagito troppo violentemente E ora le scuse al Liverpool In attesa dell'inchiesta giudiziaria, si delinea anche una solidarietà intemazionale - Smantellate le recinzioni in tre grandi stadi inglesi LTVERPOOL — Il club calcistico più incriminato, criticato, insultato del mondo è alla riscossa. Ieri il Liverpool ha vinto un round contro Jacques Georges, il francese presidente dell'Uefa, che ieri l'altro alla emittente radiofonica Europa 1 ha parlato di tifosi del club -che si sono comportati come bestie selvagge», e che ha fatto capire che 1 novantacinque morti di Sheffield devono pesare sulla coscienza del «reds», gli scatenati fanatici li verpuliani. In effetti, Georges ha fatto marcia indietro, in un comunicato dell'Uefa alla federazione inglese, ammettendo di avere -reagito forse troppo violentemente» alla tragedia di Sheffield. Dicono a Liverpool che Georges, il quale aveva anche anticipato una nuova dura azione dell'Uefa contro le squadre inglesi, cioè contro il perdono europeo concesso per la stagione 1990-91 ("ho chiesto se sia il caso di riammetterle, ho ricevuto un coro di no»), è stato messo di fronte a tre considerazioni: 1) la stessa Uefa, attraverso numerosi alti dirigenti, aveva espresso comprensione al Liverpool, piangendo le vittime di un'azione certamente non dolosa; 2) il Liverpool aveva chiesto, con buone possibilità di ottenerla, la solidarietà della federazione inglese contro Georges, sino all'uscita dell'Inghilterra dalla Uefa in caso di mancate dimissioni del francese; 3) Georges si è messo contro la giustizia inglese, pretenden- do di anticipare l'inchiesta, e anzi colpevolizzando già quelli del Liverpool per una tragedia che ha una vasta concausa di fatalità. Georges si è così spiegato: 'Da quattro anni sono tormentalo nell'intimo dal dramma dell'Heysel, e certe immagini da Sheffield hanno provocalo in me tristezza e orrore insostenibili». Probabilmente la sortita di Georges gioverà al Liverpool e al calcio inglese, specie se l'inchiesta proverà che le responsabilità sono più della leggerezza della polizia e degli organizzatori del match (nove feriti hanno già cominciato un'azione giudiziaria in questo senso) che della foga dei «reds». Ieri è cominciata una specie di solidarietà anche internazionale verso il Liverpool. L'Uefa ha stabilito che venga osservato un minuto di silenzio nelle semifinali di Coppe europee in programma stasera. La fe- dercalcio inglese ha dato al Liverpool ampia libertà per decidere il suo programma futuro: e per evidenziare il lutto coUettivo ha garantito massima comprensione a quelle squadre di calcio della regione di Liverpool che chiederanno il rinvio dei loro incontri La federazione scozzese ha stanziato 650 milioni di lire per le vittime di Sheffield. Bayern e Napoli daranno 35 milioni ciascuno, Borussia Dortmund e Dinamo Kiev offriranno l'incasso della loro amichevole di venerdì. E non solo: rispondendo a Georges che aveva parlato di «certi teppisti», la Federcalcio inglese ha ufficialmente comunicato che nessuna prova esiste che la tragedia di Sheffield sia stata provocata da fanatici. E mentre a Liverpool si è deciso che il leggendario stadio Ansfield sarà ristrutturato con soli posti a sedere, tre club di primo piano, cioè Tottenham, Wimbledon e Derby County, hanno deciso di smantellare le recinzioni «assassine», tornando agli stadi con spettatori liberi, si spera soltanto in caso di necessità, di invadere il terreno di gioco. E questa è una risposta implicita alle voci di molte morti, a Sheffield, avvenute nel tunnel d'accesso allo stadio, dunque senza «colpa» delle recinzioni. I cadaveri sono tutti di persone schiacciate contro le barriere, morte per sovraffollamento, non per violenta valanga umana. r. s. Londra. Il Tottenham ha deciso di far rimuovere le recinzioni

Persone citate: Jacques Georges, Sheffield