Haering; troppi abusi nella Chiesa di Marco Tosatti

Haering; troppi abusi nella Chiesa Il teologo chiede una sorta di Amnesty International per le sentenze dell'ex Sant'Uffizio Haering; troppi abusi nella Chiesa Il «protagonista» del Concilio, in un libro-intervista, accusa «alcuni esponenti» della Congregazione per la dottrina della fede - E sospetta che la Curia condizioni il Papa «per indurlo alla linea dura nelle nomine vescovili» CITTA' DEL VATICANO — Parla Bernard Haering, uno dei -costruttori- teologici del Concilio, e chiede la nascita di un'-Amnesty International» perla Chiesa cattolica. Il maestro indiscusso di teologia morale, in un librointervista a cui affida la storia della sua vita, pochi mesi dopo aver lasciato l'insegnamento all'Alfonsianum di Roma per la tranquilla solitudine di Gars, auspica che venga creato un tribunale autonomo, una ••corte- d'appello per i teologi posti sotto accusa dalla Congregazione per la Dottrina della Fede (ex Sant'Uffizio). -Ho sempre pensato — scrive—a un Tribunale all'altezza della cultura moderna, con i diversi gradi di giudizio, e la possibilità di rifiutare il giudice assegnato. A questo proposito guardo con interesse alla competenza professionale dei giudici italiani. Ma per l'immediato ipoiché sarebbe un'utopia pensare a un'immediata realizzazione di una tale riformai penso alla Jicccssità di una specie eli Amnesty International che guardi all'interno della Chiesa cattolica con quella trasparenza che esige il mondo di oggi reclamando in modo particolare l'annuncio del Vangelo. Cosi certamente non può continuare-. Bernard Haering non è un teologo -barricadiero-, è convinto che nella Chiesa sia necessaria l'autorità, è in buoni rapporti e ha stima del ••Prefetto della fede», il card. Joseph Ratzinger, tedesco come lui. -Ma il problema resta quello della riforma dell'Istituzione. In un lago avvelenato non potranno vivere pesci sani. Sul Palazzo dell'antica Inquisizione romana pesa il fardello incredibile di im passato che non fa certo onore alla Chiesa e che ha ostacolato :'.on poco Uservizio del successore di San Pietro-. In attesa che il meccanismo venga modificato, e affinché -alcuni esponenti del S. Uffizio, oggi Congregazione per la dottrina della fede, che hanno abusato c continuano ad abusare della loro aidoriìà- non possano più nuocere, è necessario, secondo Haering. muoversi subito: ■•/; primo passo in tal senso dovrebbe, a mio parere, consistere in una pausa di riflessione di qualche anno, mediante la sospensione di ogni attività: un vero e proprio periodo sabbatico. La Chiesa può vivere anche senza tale strumento, come dimostra l'Ortodossia, che ha conservato sia la Fede che l'alta spiritualità, pur priva di una simile istituzione-. Bernard Haering ha cercato di -mediare- fra il Papa e i 163 teologi tedeschi firmatari del -Manifesto di Colonia-, prima che il fatto diventasse di pubblico dominio. Gli è giunta una risposta che -lascia sperare in un autentico dialogo-. Ha una grande stima di Giovanni Paolo II: ■Poiché voglio bene a questo Papa — scrive il padre Redentorista — vorrei consigliargli di risparmiare di più le sue energie. Innegabilmente i suoi viaggi sono utili, ma non potrebbero essere meno stressanti? E non risulterebbero più efficaci se il Papa dedicasse più tempo, durante le sue visite, all'incontro e all'ascolto, invece di leggere tanti discorsi preparati a Roma?- I viaggi del Papa inoltre, -costituiscono di fatto occasione, per alcuni gruppi della Curia, di acquisire un maggior potere non sufficentemente controllabile dal Papa-. -Mai rìngrazieremo abbastanza Garibaldiper aver liberato la Chiesa dal peso del dominio tempo¬ rale, ma -certe strutture devono divenire più trasparenti-. Esiste il sospetto, per Haering, che il Pontefice sia manipolato: -Si fanno giungere al Papa informazioni tali da indurlo a condividere la linea dura nelle nomine vescovili e nel controllo dei teologi dichiarati (dalla Curia) inaffidabili-. E lo stesso può essere accaduto nell'ultimo, durissimo, intervento del Papa sulla contraccezione: -Ho letto tante volle quel discorso, ma non vi ho riconosciuto il linguaggio del Papa che mai ha usato un simile modo di esprimersi; e questo mi ha disturbato profondamente-. E' stato chiesto al Papa, nel congresso del novembre '88 a Roma sull'enciclica ■Humanae Vitae», di definire come dogma di fede la condanna di ogni tipo di contraccezione. -Se ciò avvenisse — dice Haering — il disastro sarebbe impensabile poiché In grande maggioranza dei fedeli rifiuterebbe del tutto l'Infallibilità del Papa. Se il Papa avesse ascollato quindi il grido "al dogma'' dei moralisti caffarriani, sarebbe stato catastrofico per tutta la cristianità-. Marco Tosatti

Persone citate: Bernard Haering, Giovanni Paolo Ii, Haering, Joseph Ratzinger

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Infallibilità, Roma