Senza cinture? Il rischio è doppio

Senza cinture? Il rischio è doppio Senza cinture? Il rischio è doppio Se un trasportato riporta lesioni in un incidente, rassicurazione ha diritto di rivalsa sul titolare della polizza che non ha rispettato la legge A pochi giorni dall'entrata in vigore delle nuove norme su cinture e seggiolini, cominciano a sorgere i primi problemi interpretativi anche in materia di assicurazione per la «responsabilità civile-. Limitandoci alle norme che sono operative dalla fine di questo mese vi è l'obbligo della cintura di sicurezza per i posti anteriori sulle auto immatricolate dopo il primo gennaio 1978 e del seggiolino -omologato- per i bambini fino a quattro anni, indipendentemente dal fatto che viaggino sui sedili anteriori o posteriori. Se un trasportato (che non sia uno stretto parente, escluso per ora dalla garanzia assicurativa) riporta lesioni e non indossava la cintura (e, se si tratta di un bambino, non era sul seggiolino), la compagnia è tenuta certamente ad indennizzarlo ugualmente, ma, questo è il punto: la compagnia ha diritto di rivalersi sull'assicurato? Per dare una risposta bisogna rileggere l'art. 2 delle condizioni di polizza, uguali per tutti in quanto si tratta di un testo redatto dal ministero e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Esso prevede che non si possa opporre al danneggiato alcuna eccezione, ma che la compagnia abbia diritto alla -rivalsa- quando, secondo le testuali parole •per i danni subiti dai terzi trasportati il trasporto con è effettuato in conformità alle disposizioni vigenti ed alle indicazioni della carta di circolazione-. La carta di circolazione indica il numero massimo di passeggeri totale, e quello concernente i sedili anteriori, ma la legge (che non è stata modificata) ammette il so¬ prannumero per i bambini fino a 10 anni, col massimo di due. In pratica se già in passato era difficile tale sovraccarico legale, specialmente sulle utilitarie, diverrà quasi impossibile quando (il 26 ottobre) i seggiolini diverranno obbligatori da 4 a 10 anni. Ma il problema giuridico nuovo è un altro: la -non conformità alle disposizioni vigenticomprende i casi di mancata installazione, o di non uso, di cinture e seggiolini? Si può esser sicuri che, come sempre, nasceranno interpretazioni discordanti. Ma è sicuro che le compagnie assicuratrici non mancheranno di sollevare la questione chiedendo il rimborso all'assicurato e, dai primi sondaggi fatti presso legali esperti in infortunistica stradale, sembra che abbiano ragione. Giuseppe /liberti