Scultori scelti

Scultori scelti Alla Narciso fino al 22 aprile Scultori scelti LA scultura è noiosa... altro non è che un'arte complementare, funzionale alle grandi realizzazioni architettoniche...!», così si esprimeva Baudelaire, presentando le sculture esposte al Salon di Parigi, nel 1846, ed era in fondo una posizione critica già condivisa da altri prima di lui. Ma si sbagliava: la scultura, l'oggetto a tutto tondo che mostra aspetti diversi da ogni lato la si guardi ed al variare della luce, è da sempre l'esempio della massima libertà dell'artista che così vuole manipolare la materia ed intervenire nello spazio circostante. Gli artisti presentati in galleria sono ventiquattro, di ciascuno è esposta un'opera, accompagnata da schizzi o incisioni che in molti casi suggeriscono l'iter mentale che l'ha generata. E' ben rappresentata quella delicata situazione italiana del Novecento, caratterizzata per un verso dalla scelta precisa por il recupero delle nostre radici culturali classiche, con le opere di Martini. Manzù, Messina, e per un altro verso dall'apertura ad una più libera espressione individuale, con quelle di Cherchi, della Raphael, di Mastroianni o di Leoncino. Ma il panorama si allarga ai protagonisti dell'arte europea, con la presenza di Bellmer. di Arp, di Jorn, di Archipenkp, di Wotruba: è un «coro di voci, diverse, ma singolarmente inconfondibili» per abbracciare alcune tra le più significative posizioni culturali di questo secolo. Paola Malato Scultura Afromediterranea, galleria Narciso, piazza Carlo Felice 18, fino al 22 aprile, orario 10-12,30 e 15-19.30: chiuso festivi e lunedì mattina.

Persone citate: Baudelaire, Cherchi, Jorn, Leoncino, Manzù, Mastroianni, Paola Malato, Wotruba

Luoghi citati: Messina, Parigi